L’aumento dell’attenzione delle autorità Antitrust verso il mercato del lavoro è un segnale positivo. Queste autorità possono contrastare le pratiche anticoncorrenziali che danneggiano i lavoratori.
In Ricercamy siamo sempre molto attenti a questi temi.
Il problema:
Nell’articolo di Michele Avagliano uscito su Milano Finanza il 5/6/2024 vengono analizzati i potenziali effetti negativi sui salari di tre tipologie di pratiche:
- Accordi di no-poach e di fissazione dei salari;
- Patti di non concorrenza;
- Fusioni tra imprese che possono influenzare i mercati del lavoro;
Accordi di no-poach e di fissazione dei salari
Le aziende rivali possono accordarsi per non sottrarsi dipendenti a vicenda (no-poach) o per fissarne i salari (al ribasso). Queste pratiche possono ridurre la concorrenza per i lavoratori e portare a salari più bassi. Negli Stati Uniti, le autorità hanno avviato diverse indagini su accordi di questo tipo, e nel 2024 la Federal Trade Commission ha proposto un divieto quasi assoluto dei patti di no-poach. In Europa, l’autorità antitrust francese ha recentemente indagato alcune aziende di consulenza e di servizi informatici per pratiche simili, e la Commissione Europea ha pubblicato un policy brief che spiega la propria posizione.
Patti di non concorrenza
I patti di non concorrenza sono clausole contrattuali che limitano la facoltà dei dipendenti di svolgere, una volta terminato il rapporto di lavoro, attività professionali presso aziende concorrenti. Studi statunitensi hanno rivelato che tali clausole sono molto comuni e riguardano non solo professionisti che hanno avuto accesso a informazioni riservate, ma anche lavoratori impiegati in lavori manuali ed elementari. Uno studio di Boeri, Garnero e Luisetto ha mostrato come la situazione sia simile anche in un mercato del lavoro rigido e altamente regolato come quello italiano. Ad aprile 2024 la Federal Trade Commission statunitense ha definito i patti di non concorrenza un metodo di concorrenza sleale e ne ha proposto un divieto quasi assoluto.
Fusioni tra imprese
Le fusioni tra imprese possono avere un impatto significativo sul mercato del lavoro, in particolare se le aziende coinvolte sono grandi datori di lavoro in un determinato settore. Le autorità Antitrust possono intervenire per bloccare fusioni che potrebbero ridurre la concorrenza per i lavoratori e portare a salari più bassi. Negli Stati Uniti, le autorità hanno recentemente indagato la fusione tra le catene di supermercati Kroger e Albertsons e quella tra le aziende di moda Tapestry e Capri. In Europa, l’autorità antitrust dei Paesi Bassi ha appena deciso di investigare la fusione tra le aziende RTL e Dpg, attive nell’ambito dei media.
L’importanza delle autorità Antitrust
È importante che le autorità intervengano quando necessario per proteggere i diritti dei lavoratori e promuovere la concorrenza.
Noi di Ricercamy ci teniamo sempre aggiornati riguardo alle normative in vigore e supportiamo le aziende che si preoccupano del benessere dei loro dipendenti.
Favoriamo un mercato del lavoro più equo e competitivo, a beneficio sia delle aziende che dei lavoratori.
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