Le difficoltà degli ultimi anni stanno determinando la necessità di importanti cambiamenti delle strutture aziendali. I vecchi modelli retaggio di un secolo fatto principalmente di industrializzazione, stanno cadendo sotto i colpi della rete e del cambiamento radicale della mappa della produzione di beni a livello mondiale. In questo quadro l’Italia, che a causa di problemi strutturali soffre più di altri paesi europei, deve scegliere tra il cambiamento e il declino.

Sono diversi i parametri che dovranno essere cambiati nei prossimi anni per poter sperare in una ripresa del modello economico, ma soprattutto sociale della nostra nazione. Tra questi ci sono la strutura aziendale e l’innovazione.

Innovare vuol dire apportare novità ad un modello o ad un processo con l’obiettivo di migliorarlo.

Ed è proprio a questo che devono puntare le aziende italiane e con esse i lavoratori. Ormai è chiaro a tutti che molti dei nostri problemi risiedono nell’approccio tipicamente nostrano ad affrontare il concetto di “fare impresa”. La prima innovazione importante è quella di rendere le nostre aziende aperte. Significa soprattutto porre l’azienda al centro di una rete di contatti e relazioni. Esattamente il contrario di quello che si è fatto fin’ora. Non è un caso che il 90% delle aziende italiane sia considerato “piccolo” rispetto ai parametri europei. Questa caratteristica è stata una delle principali ragioni del dello sviluppo economico della nostra penisola in un epoca in cui il mercato italiano è di gran lunga sufficiente per strimolare la produzione, ma è anche uno dei motivi del suo declino. Potrà ritornare ad essere un elemento di forza se le imprese saranno capaci di fare “sistema“, in pratica di unire le forze anche mantenendo la propria indipendenza, ma comunque superando i limiti del pensare solo al proprio orticello, con un occhio all’estero dove, per fortuna, in Made in Italy ha ancora un valore.

Aperto significa che starup e grandi imprese dovranno trovare una formula per collaborare con l’obiettivo di aumentare ricchezza e crescita. Aperto vuol dire anche immaginare le aziende come un sistema orizzontale e non verticale come inteso oggi. Ma di quest’ultimo punto parleremo un’altra volta.

Vittorio Nascimbene