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Il Case Manager: chi è?

Il Case Manager è una figura professionale del settore sanitario che si prende cura di gestire, in collaborazione con altre figure sanitarie, il caso di una persona malata. Accompagna la famiglia dell’assistito in tutto il percorso che parte dalla presa in carico, con la compilazione della scheda di analisi preliminare, e prosegue fino all’accertamento del buon esito delle cure o delle prestazioni. Il fine ultimo del servizio svolto dal professionista è quello di facilitare il processo socioassistenziale e di agevolare il rientro presso il proprio domicilio o l’affidamento presso altre strutture del paziente.

Cosa fa?

Il Case Management è il processo mediante il quale vengono programmati, coordinati, monitorati e verificati tutti i servizi sanitari che siano in grado di rispondere ai bisogni della persona e dei suoi famigliari. Esso viene inteso in senso generico come una forma di coordinamento dei diversi servizi socio-sanitari che nella maggior parte dei casi non risultano connessi tra loro. Una dei fattori chiave del Case Management è la riduzione dei tempi di degenza di un paziente presso una struttura ospedaliera. In questo caso è la figura del Case Manager, il quale può non essere direttamente coinvolto in modo diretto nell’assistenza, che sovraintende e coordina il piano di trattamento.

Il Case Manager è un figura interdisciplinare e multidisciplinare che svolge tre importanti ruoli all’interno della struttura sanitaria: 1) un ruolo di natura clinica, che inizia con la presa in carico del paziente attraverso l’identificazione e l’accertamento dello suo stato di salute e prosegue con la gestione di un percorso assistenziale di tipo personalizzato; 2) un ruolo di natura manageriale, che consiste nella valutazione delle attività assistenziali per tutta la durata della degenza; 3) un ruolo di natura finanziaria, che comprende la valutazione dell’adeguatezza delle cure e delle risorse impiegate con lo scopo di evitare sprechi e ottimizzare le risorse.

Il Case Manager è in grado di gestire anche situazioni delicate e di una certa complessità come quelle che vedono coinvolte persone affette da malattie mentali, persone con disabilità, minori ecc. Sono diverse le figure professionali che possono ricoprire tale mansione tra di essi possiamo segnalare: l’educatore, l’infermiere, lo psicologo, l’assistente sociale e diversi altri. Secondo alcuni tale professionista deve essere già presente all’interno dell’equipe medica, adeguatamente formato attraverso percorsi di specializzazione ad hoc.

Il Case Manager ha un approccio verso il paziente di tipo olistico ed una volta che ha elaborato la pianificazione può attuare in prima persona gli interventi previsti o demandarli ad altre personale sanitario presente. Successivamente rivestirà il ruolo di responsabile dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) svolgendo attività di controllo e di coordinamento. L’importante funzione di controllo da esso assunta contribuirà in maniera significativa a contenere i costi dell’assistenza e ad aumentare l’efficacia.

Come si diventa Case Manager?

Come accennato le mansioni di Case Management fin qui descritte possono essere svolte da diverse figure professionali appartenenti al settore sanitario. Aspetto importante è che la persona incaricata di svolgere codeste mansioni abbia acquisito le necessarie competenze.

Tali competenze possono essere raggiunte frequentando appositi corsi di formazione o master. Al termine di questi corsi formativi il Case Manager sarà in grado di prendersi cura in maniera globale del soggetto, favorendo nel contempo le interazioni positive tra i pazienti e le famiglie. Le aree sviluppate nel piano di studi riguardano: l’area della prevenzione, l’area relazionale ed educativa, l’area gestionale ed organizzativa, l’area della ricerca e infine l’area etico, giuridico e deontologica.

In sintesi cosa fa un Case Manager?

• Prendere in carico il paziente e la sua famiglia elaborando un’assistenza continuativa;
• Garantire durante la degenza il massimo livello di autonomia residua da parte del paziente;
• Individuare il percorso extra-ospedaliero più idoneo prendendo contatti con le strutture ed accompagnando l’assistito e la sua famiglia durante tutto l’iter;
• Reperire le risorse strumentali in ambito domiciliare in maniera tale da garantire una gradualità delle cure ed una dimissione protetta;
• Costruire un piano assistenziale individualizzato (care planning);
• Monitorare il progetto terapeutico riducendo o eliminando gli errori di trattamento;
• Stabilire il calendario delle visite dei diversi professionisti;
• Valutare i risultati al termine di ogni singolo progetto.

Principali caratteristiche richieste:

• Possiede un titolo di studio idoneo in aggiunta ad un adeguato percorso formativo;
• Conosce le strutture interne ed esterne all’ospedale;
• Conosce le dinamiche psicosociali, ambientali, familiari, economiche e religiose relative ai pazienti ed ai loro familiari;
• È in grado di fare da ponte tra l’approccio manageriale e quello clinico per offrire una migliore qualità dell’assistenza;
• È in grado di ridurre la degenza ospedaliera dei pazienti attraverso un lavoro di coordinamento delle risorse territoriali;
• È in grado di instaurare un rapporto di fiducia con la persona assistita, oltre che di comprenderne i bisogni;
• Possiede ottime abilità comunicative con le quali presenta e spiega in maniera chiara il processo terapeutico e le diverse fasi che lo compongono;
• Possiede ottime doti di ascolto attivo;
• Possiede ottime doti relazionali ed empatiche;
• Possiede forti capacità di problem solving e di decision making.

Il Case Manager è la figura professionale in grado di aumentare l’efficacia e l’efficienza dell’assistenza sanitaria. Importante è la sua opera di coordinamento delle risorse da utilizzare per una specifica patologia attraverso le varie strutture del sistema sanitario. Il suo obbiettivo è promuovere l’autocura dei pazienti, ridurre la frammentazione del percorso terapeutico, fornire cure di qualità, in sostanza migliorare la qualità della vita dei pazienti.

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