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L’Ingegnere navale: chi è?

L’Ingegnere navale è la figura impegnata nella progettazione, costruzione, collaudo e manutenzione di diverse tipologie di imbarcazioni, ad uso civile, che possono andare dalle barche  a vela di ridotte dimensioni fino alle grandi navi da crociera fino a quelle ad uso militare come i sottomarini. Durante la fase di progettazione valuta le condizioni idrostatiche e idrodinamiche del mezzo oppure può essere responsabile del suo design sia interno (allestimenti, cabine, strumentazione di bordo) che esterno, cioè relativo allo scafo.

Avvalendosi dell’utilizzo di apposti software per disegnare e per elaborare i calcoli, oltre che per eseguire delle simulazioni, l’ingegnere effettua in laboratorio prove atte a determinare le prestazioni dell’imbarcazione, in questo modo può correggere eventuali errori progettuali. Tra le sue attività vi è anche quella di progettare gli interni suddividendo gli spazi a seconda della finalità a cui il mezzo è destinato. Si occupa inoltre della parte prettamente meccanica, stabilendo quale è il sistema di propulsione più indicato tra una vasta gamma di scelte disponibili dagli impianti meccanici, a quelli idraulici, termotecnici, elettrici ed elettronici.

Gran parte del lavoro viene svolto negli uffici tecnici di cantiere o presso gli studi professionali, una parte direttamente a bordo dell’imbarcazione per verificarne le prestazioni o per eseguire attività di collaudo o di manutenzione. La realizzazione di una nave è probabilmente una delle imprese ingegneristiche più complesse, basti pensare alle navi da crociera considerate delle vere e proprie città galleggianti. Le tre principali aree di studio di questa figura professionale sono: l’architettura navale, la costruzione della parte galleggiante, gli impianti di propulsione e l’allestimento di bordo.

Tutte e tre queste qualifiche, a cui corrispondo specifiche materie di studio, stabiliscono in maniera precisa il percorso formativo dello studente, che deve essere in possesso di una solida conoscenza delle materie di base dalla matematica, alla fisica, all’idrodinamica. L’ingegneria navale rimane una delle branche dell’ingegneria più importanti anche in una visione futura dove il trasporto delle merci via mare avrà ancora una volta un impatto significativo sia in termini di costi più accessibili, sia in termini di volume che rimarranno di gran lunga maggiori rispetto ad altre forme di trasporto come quello aereo o terrestre.

Cosa fa un Ingegnere navale?

• Progettare e disegnare diversi mezzi di trasporto marini, che possono variare in maniera significativa per forma e dimensione;
• Realizzare prove di laboratorio su modelli e valutarne le prestazioni attraverso apposite simulazioni;
• Progettare la parte meccanica delle imbarcazioni (sistemi di propulsione);
• Supervisionare i lavori di costruzione e di riparazione delle imbarcazioni;
• Progettare le piattaforme galleggianti per l’estrazione delle risorse marine;
• Gestire le flotte;
• Effettuare attività ispettive e di certificazione;
• Verificare il rispetto delle normative in tema di sicurezza e degli standard internazionali per la nautica.

Principali caratteristiche richieste:

• Possiede una laurea in Ingegneria navale, con la quale ha acquisito una solida cultura di base in particolare su materie quali la matematica, la fisica, la chimica e l’informatica più alle competenze specifiche del settore navale;
• Ha svolto attività di tirocinio presso aziende del settore marittimo;
• Conosce i principali software per la progettazione 2D e 3D;
• Ha acquisito competenze nell’architettura navale e nella progettazione di ogni genere di imbarcazione;
• Conosce i principali sistemi di propulsione;
• Conosce le norme che regolano la sicurezza nel suo ambito specifico;
• Possiede ottime doti analitiche ed organizzative;
• È fortemente orientato al lavoro di squadra, in particolare quando è impegnato nella supervisione di un cantiere;
• Ha una buona propensione al problem solving.

L’Ingegnere navale è una figura chiave all’interno del mondo del settore marittimo, in particolare per le sue competenze che gli consentono di lavorare in piena autonomia, per esempio iniziando come progettista fino ad arrivare a coordinare un team in qualità di Project Manager. Le specializzazioni in questo campo sono varie e consentono al professionista di esprimere tutto il proprio potenziale. Chi esercita questa attività possiede una mente analitica, adatta al calcolo e al pensiero scientifico, oltre che essere una persona metodica e precisa nello svolgimento delle proprie mansioni. I laureati italiani sono molto apprezzati anche all’estero, le facoltà presenti in Italia formano figure professionali di alto profilo, apprezzati anche per la loro flessibilità che sanno utilizzare le proprie competenze per risolvere, anche in maniera innovativa, problemi inerenti all’ingegneria navale.

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