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L’Operatore tecnico subacqueo: chi è?

L’Operatore tecnico subacqueo è una figura professionale preposta ad operare in ambito portuale e nei cantieri sia in-shore (acque costiere) che off-shore (alto mare). Esegue lavori di riparazione e manutenzione ordinaria o straordinaria di grandi imbarcazioni presso cantieri navali, calate portuali o porti turistici. Effettua rilevazioni e monitoraggio ambientali, ricerche sottomarine anche attraverso riprese video e fotografiche. L’operatività è legata al livello di certificazione, in genere è limitata al solo ambito portuale o alle sue immediate adiacenze, per poter svolgere determinate attività fuori dai porti è necessario conseguire ulteriori qualifiche professionale e specializzazioni.

Cosa fa?

La subacquea tecnica è una forma di immersione subacquea che va oltre i limiti fissati dall’immersione sportiva, intesa come profondità e durata. L’immersione tecnica richiede un alto grado di preparazione, una grande esperienza ed una attrezzatura specifica. La subacquea tecnica ha inizio intorno ai primi anni ’70 negli Stati Uniti ed è in questo periodo che si iniziano a sviluppare le prime attrezzature specifiche per questo genere di immersioni. Rientrano tra le immersioni tecniche anche quelle eseguite in condizioni operative particolarmente ostiche, come per esempio quelle in grotte o relitti sommersi.

La subacquea tecnica richiede con l’aumento della profondità una miscelazione dei gas inalati diversi da quelli della comune aria. In questo caso pur limitando gli effetti dell’iperossia, cioè di un aumento anormale dell’ossigeno nel corpo, aumentano però altri rischi. Per questo motivo gli operatori che lavorano in tali condizioni richiedono un addestramento specifico di grado superiore a quello richiesto da un’immersione sportiva.

L’Operatore tecnico subacqueo è un professionista qualificato che trova impiego in tutti quei settori operativi, in particolare industriali e portuali, che richiedono personale specializzato per svolgere lavori riparazione e manutenzione in profondità. Oltre al settore industriale della cantieristica navale il tecnico può lavorare nel campo della ricerca scientifica e monitoraggio ambientale, per il ripristino di ambienti marini degradati. Le possibilità di impiego si allargano se prendiamo in considerazione le attività svolte in off-shore, cioè in alto mare. In questo settore il tecnico interviene per esempio nel campo dell’estrazione petrolifera o in misura ridotta in quello degli impianti eolici in mare aperto o nel recupero di grandi strutture o relitti navali.

Come si diventa Operatore tecnico subacqueo?

Per poter svolgere questa delicata e difficile professione, sia sotto l’aspetto fisico che psicologico, è necessario frequentare un corso presso enti accreditati dagli assessorati regionali alla formazione professionale. Come titolo di studio minimo è sufficiente la licenza di scuola media inferiore, in aggiunta ai primi due livelli relativi ai brevetti subacquei sportivi.

I corsi accreditati a livello regionale si compongono di due parti, una di tipo teorico ed un’altra di tipo pratico. L’obbiettivo è quello di formare professionisti in grado di effettuare in tutta sicurezza immersioni ed emersioni per realizzare rilevazioni e lavorazioni di costruzione e manutenzione, in condizioni spesso gravose e/o nella più completa assenza di visibilità.

Le prove pratiche inizialmente vengono effettuate in ambiente protetto, come una piscina adeguatamente attrezzata e successivamente in mare. Tali corsi in genere hanno una durata di circa 800 ore, così divise 320 ore di teoria, 240 ore di pratica e 240 ore di stage. Al termine del corso i futuri operatori subacquei affrontano una test finale difronte ad una apposita commissione.

In sintesi cosa fa un Operatore tecnico subacqueo?

• Installare e svolgere attività di manutenzione di condotte e cavi sottomarini;
• Svolgere attività di ricerca e rilevazione del fondale marino avvalendosi di appositi strumenti di registrazione;
• Eseguire lavori in immersione di carpenteria metallica per il recupero di materiali da relitti;
• Effettuare attività manutentive sia ordinarie che straordinarie in ambito portuale;
• Eseguire lavori di taglio e demolizione di strutture sottomarine;
• Costruire strutture e manufatti di natura metallica nelle aree portuali;
• Eseguire ispezioni subacquee;
• Eseguire lavori di saldatura in immersione;
• Svolgere lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di grandi imbarcazioni.

Principali caratteristiche richieste:

• Possiede la qualifica professionale di “Operatore tecnico subacqueo”;
• Conosce la fisica applicata all’attività subacquea, in particolare le proprietà ed il comportamento dei liquidi e dei gas;
• Conosce il comportamento della luce e del suono in immersione;
• Conosce i principali sistemi di comunicazione subacquea anche attraverso le ultime tecnologie di rilevamento come sonar, multibeam, rilevatori subacquei di metalli e sub-bottom profiler;
• Conosce le principali tecniche di lavorazione dei materiali in immersione come il taglio subacqueo e la sorbonatura (aspirazione di materiali dal fondale marino);
• Conosce le principali tecniche di rilevazione subacquea;
• Conosce le normative e le procedure di sicurezza nonché gli elementi di primo soccorso, medicina subacquea e iperbarica;
• È in grado di identificare le attrezzatture da utilizzare per le diverse lavorazioni nonché le relative regolazioni da eseguire sulle stesse in base alla profondità di lavoro e alle circostanze operative;
• È in grado di valutare eventuali anomalie o pericoli connessi alle operazioni di immersione ed emersione;
• Possiede una buona conoscenza della lingua inglese in particolare della terminologia tecnica applicata al settore navale subacqueo;
• Possiede ottime doti di comunicazione interpersonale e di problem solving;
• Possiede doti di leadership.

L’ Operatore tecnico subacqueo è una figura professionale abituata a lavorare in condizioni spesso gravose, quasi ai limiti delle possibilità umane. Tra le attività spesso considerate molto impegnative vi sono le operazioni eseguite in alto fondale, dove in genere viene utilizzata la tecnica detta della saturazione. Possiamo considerarla come una professione certamente di nicchia, ma che per la sue peculiarità è particolarmente richiesta nel mondo del lavoro. Svolgere determinate mansioni non è da tutti, oltre ad una solida preparazione tecnica e ad un tirocinio pratico sono richiesti all’operatore tutti gli accertamenti sanitari per poter operare in completa sicurezza.

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