Come trovare un valido Allergologo

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L’Allergologo: chi è?

L’Allergologo è una figura professionale del settore sanitario che si occupa della diagnosi e della prevenzione della allergie e intolleranze dovute a cause di natura chimica (farmaci) e organica. Attraverso la visita allergologica, con la quale sottopone il paziente ad una serie test, è in grado di determinare in maniera precisa la presenza di agenti allergici. Tali agenti possono essere la causa di reazioni più o meno gravi nell’organismo a volte anche con decorso mortale (shock anafilattico).

 

Cosa fa?

L’allergia è una reazione immunitaria patologica dell’organismo in risposta al contatto, inalazione o esposizione a determinate sostanze dette allergeni. Nelle persone predisposte il sistema immunitario reagisce in modo anomalo producendo anticorpi nei confronti di alcune sostanze, che il loro corpo considera come dannose. Quando gli anticorpi incontrano gli allergeni il corpo rilascia i cosiddetti mediatori chimici in risposta alla reazione immunitaria. Tra le cause scatenanti delle reazioni allergiche possiamo annoverare: gli allergeni presenti nell’aria e negli alimenti,  le punture di insetti o le sostanze contenute nei farmaci.

L’allergologia è la branca dell’immunologia che si occupa di studiare, prevenire e trattare le allergie e le malattie ad essa correlate. Il termina “allergia” venne coniato per la prima volta agli inizi del 1900 dal medico austriaco Von Pirquet. Il significato scientifico di “allergia” è andato man mano ampliandosi con l’aumentare delle scoperte scientifiche nel campo dell’immunologia. Attualmente il termine viene inteso come un’abnorme iperattività immunitaria specifica verso determinate sostanze.

L’Allergologo è il medico specializzato nella diagnosi e cura delle malattie allergiche. Identifica i fattori scatenanti dell’allergia e aiuta il paziente ad alleviare i sintomi, a prevenirne l’insorgenza e in alcuni casi anche a curarli. L’allergia può avere origine in qualsiasi parte del corpo, anche se vi sono distretti corporei maggiormente sensibili rispetto ad altri. Le allergie possono manifestarsi nel naso, occhi, polmoni, gola, pelle e nella parete dello stomaco. In questi distretti, infatti, si collocano la maggior parte delle cellule immunitarie, la cui interazione con l’allergene determina la risposta allergica.

L’Allergologo effettua prima di tutto una approfondita anamnesi del soggetto, seguito da un esame obbiettivo con osservazione diretta e completa del corpo del paziente. Può se lo ritiene utile richiedere al paziente di tenere un diario dei sintomi e dei diversi elementi che potrebbero esserne la causa. Se l’allergia è legata all’alimentazione può essere richiesto al paziente di tenere un diario alimentare, in modo tale da escludere uno o più cibi dall’alimentazione. L’allergologo può prescrivere diversi tipi di test come i test allergici e gli esami del sangue. Mentre dal punto di vista terapeutico i trattamenti possono includere: l’immunoterapia (vaccino), regime alimentare controllato e l’assunzione di specifici farmaci.

Come si diventa Allergologo?

Per diventare medici specialisti in allergologia occorre ultimare le scuole medie superiori, preferibilmente ad indirizzo scientifico. Una volta superato l’esame di stato il passaggio successivo è l’iscrizione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia della durata di 6 anni. Terminato il percorso di studi, dopo la discussione della tesi, è possibile sostenere l’esame di stato, con l’aggiunta di un tirocinio pratico della durata di tre mesi. A questo punto è possibile iscriversi alla specializzazione in Allergologia e immunologia, della durata di 4 anni al termine dei quali occorre discutere una nuova tesi.

Il campo di studi dell’allergologia è molto vasto e si suddivide in diverse aree specialistiche: immunologia classica, immunologia clinica, immunoterapia, immunologia diagnostica e immunologia evolutiva.

 

In sintesi cosa fa un Allergologo?

  • Eseguire una visita allergologica per indagare i sintomi e stabilire quali allergeni possono essere la causa dell’ipersensibilità;
  • Studiare le possibili malattie di tipo allergico: allergie respiratorie, alimentari e da farmaci;
  • Effettuare un’approfondita anamnesi del paziente indagando anche possibili connessioni familiari per escludere componenti ereditarie;
  • Procedere ad un esame fisico evidenziando la possibile presenza di rush cutanei;
  • Proporre al paziente dei test per individuare la presenza di possibili allergeni, patch test e prick test;
  • Prescrivere la terapia più idonea una volta stabilita l’allergia;
  • Effettuare controlli periodici in presenza di determinate patologie allergologiche;
  • Prescrivere esami del sangue per ricercare specifici anticorpi.

 

Principali caratteristiche richieste:

  • Possiede un laurea in Medicina e Chirurgia seguita da una specializzazione in Allergologia e Immunologia;
  • Conosce le alterazioni a cui possono essere soggetti gli organi linfodi e i meccanismi di controllo del sistema immunitario;
  • Conosce le diverse tipologie di allergeni e i loro effetti sulla salute;
  • Conosce i sintomi e i segni clinico-funzionali delle malattie immunologiche e allergologiche;
  • Definisce la prognosi e pianifica adeguate terapie;
  • Applica le misure di prevenzione primaria e secondaria nei pazienti affetti dalle malattie suddette;
  • Applica diversi tipi di test specifici per la diagnosi di malattia allergica;
  • Conosce i vari protocolli per il trattamento delle patologie;
  • Collabora con altri professionisti come il Biologo Nutrizionista o il Pneumologo per la determinazione delle patologie allergiche;
  • Possiede ottime doti di ascolto attivo, ponendo la massima attenzione sia agli aspetti verbali che paraverbali della comunicazione;
  • Possiede un profondo pensiero critico con il quale analizza le informazioni date dal paziente in maniera oggettiva;
  • Utilizza le regole del metodo scientifico per la risoluzione dei problemi inerenti il proprio campo di indagine.

 

L’Allergologo è una delle figure più rilevante del settore sanitario. La valutazione precisa effettuata dal professionista consente di rilevare gli agenti allergici che potrebbero scatenare reazioni anche pericolose per l’organismo. Le sindromi allergiche sono in costante aumento in quanto si ritiene che possano essere correlate al profondo cambiamento delle condizioni ambientali (inquinamento). La possibilità per l’individuo di essere esposto ad allergeni anche non esistenti in natura e la frequenza di tali esposizioni rende le persone più soggette alle manifestazioni allergiche. Le allergopatie trovano riscontro con maggiore frequenza nelle nazioni industrializzate e con un maggiore tenore di vita. Ne deriva che test diagnostici tempestivi, da parte di personale competente, sono in grado di ridurre in maniera sensibile la possibilità di incorrere in reazioni allergiche anche di una certa entità.

 

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