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Il Doppiatore: chi è?

Il Doppiatore è una figura professionale che lavora nel mondo dell’intrattenimento audiovisvo. Viene assimilato ad un attore ma a differenza di quest’ultimo presta solo la propria voce e non la sua immagine. Il doppiatore presta la voce anche per personaggi non reali, oltre che per voci fuori campo ed inoltre può specializzarsi ad esempio nel doppiaggio pubblicitario oppure per le produzioni cinematografiche o televisive.

Cosa fa?

La figura del doppiatore è nota ormai da diversi decenni nel mondo dello spettacolo, ad esso si ricorreva nel passato per doppiare attori anche nella stessa lingua madre. Il ricorso a tale tipo di attore, che prestava unicamente la propria voce, serviva per elevare il livello di qualità di una recitazione o per abbinare una voce ad un determinato personaggio.

Il doppiaggio è una tecnica che diviene necessaria qualora la registrazione di un filmato presenti un notevole rumore di fondo che non è possibile eliminare. In questo caso sono gli stessi attori che si auto-doppiano. In generale però il doppiaggio viene sfruttato, come detto in precedenza, per migliorare la qualità di una recitazione o per eliminare difetti di natura tecnica. Più semplicemente serve per tradurre il parlato in un’altra lingua, per doppiare film, cartoni animati, serie televisive, videogiochi e messaggi pubblicitari.

Il doppiatore ha come strumento principale del proprio lavoro il microfono, che deve saper utilizzare correttamente se vuole valorizzare nel miglior modo possibile le proprie doti vocali. Colui che sceglie i doppiatori e li guida durante le loro interpretazioni è il direttore del doppiaggio. A differenza del rapporto che si instaura tra il regista e l’attore quello tra doppiatore e direttore del doppiaggio è maggiormente vincolato da esigenze tecnico-produttive.

Il doppiatore viene scelto innanzitutto per le sue proprietà linguistiche, per la dizione, per un ottimo controllo della voce e della respirazione. Tale lavoro, infatti, a differenza di quello che può sembrare è un’attività molto tecnica che richiede doti che devono essere continuamente affinate.

Il doppiaggio si esegue in uno spazio apposito definito “sala di doppiaggio”, tale spazio si presenta insonorizzato e dotato di leggii per le battute, microfoni ed uno schermo su cui viene proiettato il filmato. La sequenza da doppiare viene divisa in “anelli”. Il doppiatore vede ciascun “anello” allo schermo, sentendo in cuffia l’audio originale successivamente legge le battute e le recita in maniera sincrona alle immagini.

I miglioramenti tecnologici consentono oggigiorno ai doppiatori di recitare da soli le proprie battute, anche se i doppiatori sono più di uno. Saranno poi i tecnici a separare le singole tracce audio e ad unirle al filmato. Tutto ciò ha permesso una notevole riduzione dei tempi di lavorazione ed ha consentito di doppiare film stranieri quasi in contemporanea alla loro uscita nel paese d’origine.

Come si diventa Doppiatore?

Questo professionista è innanzitutto un attore e pertanto come formazione principale è bene che l’aspirante doppiatore acquisisca le opportune nozioni di recitazione e di dizione presso scuole specializzate. Questo consentirà l’utilizzo delle proprie qualità vocali e la correzione delle inflessioni dialettali.

L’aspetto fondamentale che guida questa figura professionale è certamente l’amore e passione per il proprio lavoro. Come già sottolineato il doppiatore è prima di tutto un attore e il doppiaggio non è altro che una specializzazione della recitazione. Anche se vi sono molti corsi per diventare doppiatori pochi sono quelli veramente formativi. Il corso deve possedere determinate caratteristiche come per esempio non essere troppo breve o peggio improvvisato e gli insegnati devono essere riconosciuti come professionisti del settore.

In sintesi cosa fa una Doppiatore?

• Doppiare la voce di determinati personaggi in film, serie televisive, cartoni animati;
• Interpretare specifici personaggi o ruoli a seconda delle richieste del direttore del doppiaggio;
• Eseguire prove di recitazione nelle sale di doppiaggio;
• Studiare i personaggi da doppiare prima di effettuare le registrazioni;
• Leggere e studiare i copioni o la sceneggiatura.

Principali caratteristiche richieste:

• Possiede una titolo di studio idoneo, non necessariamente una laurea nel campo dello spettacolo, che consenta di intraprendere la carriera di doppiatore;
• Possiede un’ottima dizione e chiarezza di linguaggio;
• Conosce le diverse tecniche della recitazione;
• Modula la propria voce a seconda del personaggio che interpreta;
• Possiede ottime doti interpretative e si immedesima perfettamente nel ruolo;
• Possiede un’ottima pronuncia senza inflessioni dialettali;
• Utilizza in maniera disinvolta i vari strumenti del mestiere come microfoni, cuffie e mixer;
• Possiede un buon senso critico e si adatta a lavorare su turni e con ritmi di lavoro spesso frenetici;
• Possiede ottime doti memoniche;
• Collabora attivamente con tutto il team di produzione;
• Interpreta ed esegue correttamente le istruzioni impartitegli dal direttore del doppiaggio.

Il Doppiatore è una professione poco conosciuto nel mondo del cinema, ma che richiede una buona dose di talento ed una certa sensibilità artistica. In Italia sono presenti i migliori professionisti di questo settore, in alcuni casi la bravura dei doppiatori supera quella degli interpreti dei film. Questo lavoro non si può improvvisare, richiede infatti molta preparazione e doti vocali non certo comuni. Per diventare bravi doppiatori dopo il titolo di studio è importante poter accedere alle sale di doppiaggio per apprendere i trucchi del mestiere.

L’ingresso in questa parte del mondo dello spettacolo può avvenire partecipando a casting o provini. L’inizio del proprio percorso lavorativo è quasi sempre in salita per via della forte concorrenza e dei ritmi di lavoro a tratti anche intensi.

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