Come trovare un valido Educatore ambientale

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L’Educatore ambientale: chi è?

L’Educatore ambientale è una figura professionale che ha il compito di educare, soprattutto le giovani generazioni, ad avere un approccio corretto nei confronti degli ecosistemi naturali. Egli opera in particolare attraverso la progettazione e realizzazione di servizi educativi sia in ambienti chiusi che all’aperto, direttamente a contatto con il territorio, perseguendo come obbiettivo lo sviluppo sostenibile.

Cosa fa?

Il termine educazione ambientale (environmental education) è stato usato per la prima volta nel 1969 da William Stapp professore dell’Università del Michigan, egli voleva racchiudere in tale espressione tre concetti che sarebbe diventati in seguito importanti per qualsiasi piano di sviluppo sostenibile: 1) conoscere i problemi ambientali; 2) ipotizzare possibili rimedi; 3) operare attivamente per una loro soluzione.

L’Educatore ambientale fa suoi i tre punti espressi in precedenza e li veicola al proprio uditorio, cercando nel contempo di rendere partecipe il pubblico della propria passione per questa disciplina. Educare significa prima di tutto coinvolgere le persone all’interno del proprio progetto, in questo caso attraverso la promozione di una aumentata sensibilità dei problemi legati all’ambiente e al territorio.

La figura professionale collabora con esperti di diversa estrazione culturale nell’elaborazione di mostre, laboratori aperti al pubblico, nella stesura e preparazione di materiale didattico e scientifico. La sua attività è rivolta direttamente a persone che sono interessate ai problemi ambientali, inoltre partecipa in maniera proattiva alla risoluzione delle tematiche riguardanti lo sviluppo sostenibile e le nuove problematiche inerenti la transizione ecologica.

Le sue conoscenze sono molto diversificate e dipendono molto dal contesto in cui vengono diffuse, in genere l’educatore ha sviluppato una buona conoscenza in tutti i settori disciplinari che sono in qualche modo legati alla salvaguardia dell’ambiente come per esempio la botanica, la zoologia, l’ecologia, la geologia, la sostenibilità economica e sociale ecc.

Attualmente l’unica regione che riconosce formalmente questa figura professionale è la Regione Liguria. L’obbiettivo è quello di aumentare l’offerta culturale e formativa in un settore in forte espansione come quello della tutela dell’ambiente e del territorio. Ci si augura che in un futuro prossimo anche altre Regioni ne seguano l’esempio, in quanto è importante educare bene i cittadini di domani nel rispetto della sostenibilità ambientale.

Come si diventa Educatore ambientale?

Attualmente non esiste una formazione specifica, il percorso di studi più idoneo è quello che vede il conseguimento del titolo di Dottore in Scienze dell’Educazione, che cura più l’aspetto pedagogico, o Scienze Naturali, che fornisce nozioni importanti in botanica, zoologia, geologia ed ecologia. A ciò si può far seguire un Master con specializzazione in Educazione e comunicazione ambientale. Occorre inoltre maturare una vera e propria passione per l’ambiente naturale ed il territorio e riuscire a trasmettere tale passione a chi ascolta.

 

In sintesi cosa fa un Educatore ambientale?

  • Sviluppare il progetto in collaborazione con tutti gli stakeholders che siano essi istituti scolastici, Enti o aziende;
  • Effettuare uno o più sopralluoghi sul luogo dove verrà svolta l’attività per analizzare al meglio il Patrimonio Ambientale presente;
  • Selezionare il materiale didattico e avvalersi degli strumenti multimediali per creare contenuti più fruibili;
  • Gestire il budget a disposizione e gli eventuali collaboratori;
  • Garantire che il servizio educativo venga svolto nel rispetto della normativa vigente e dell’ambiente naturale;
  • Monitorare il servizio educativo in ogni suo step;
  • Realizzare e curare i servizi espositivi ove richiesto.

 

Principali caratteristiche richieste:

  • Possiede un laurea Scienze dell’Educazione o Scienze Naturali, ha ampliato il proprio bagaglio di conoscenze con la frequentazione di un Master in Educazione ambientale o corsi specifici per educatori ambientali;
  • Possiede un buona conoscenze del territorio in cui si trova ad operare in particolare sotto l’aspetto della fauna e della flora ivi presente;
  • Conosce i diversi aspetti legati alle problematiche ambientali, tutela dell’ambiente e del paesaggio, sfruttamento e depauperamento delle risorse;
  • È in grado di elaborare progetti di ricerca in maniera autonoma;
  • Utilizza gli strumenti informatici e i software per elaborare tabelle e testi per la redazione di relazioni e documenti didattici;
  • Si interfaccia in maniera positiva con tutti gli stakeholders impegnati nel progetto;
  • Comunica il proprio pensiero in forma semplice e facilmente comprensibile;
  • Conosce e applica la normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro con riferimento al proprio settore di competenza;
  • Possiede una buona conoscenza della lingua inglese.

Ruolo

L’Educatore ambientale è colui che deve accrescere l’interesse verso le problematiche della biodiversità, della preservazione del patrimonio naturale e della sostenibilità ambientale.

In particolare il suo appello viene rivolto alle nuove generazioni, cercando di renderle partecipi di concetti che spesso non conoscono appieno e stimolando di conseguenza la loro curiosità.

Il passaggio più importante dell’attività svolta dal professionista è la capacità di sviluppare una coscienza critica. In questo modo  i ragazzi saranno in grado di porsi delle domande sul comportamento dell’essere umano nei confronti dell’ambiente.

Lo sviluppo di una cultura ambientale è il fine ultimo a cui ogni progetto di educazione dovrebbe tendere. Ciò contribuirà alla crescita di una nuova generazione maggiormente attenta alla tutela del patrimonio ambientale.

 

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