Come trovare un valido Ingegnere forense

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L’Ingegnere forense: chi è?

L’Ingegnere forense è un professionista che applica le sue conoscenze nel campo dell’ingegneria, con rigore e metodi scientifici, per la risoluzione di controversie giudiziarie inerenti cedimenti e rotture, sia di natura meccanica che strutturale, di qualsivoglia manufatto. Il danno o lesione, nel caso si tratti di persona fisica, può dar luogo ad azioni penali o civili nei quali l’ingegnere opera come consulente tecnico d’Ufficio o di Parte, oppure può esercitare la propria attività come consulente tecnico legale.

Cosa fa?

L’ingegneria forense ha origini antiche, essa nasce alla metà dell’800 come conseguenza dei crolli di ponti e disastri ferroviari. A seguito di tali eventi, che molto spesso coinvolgevano non solo cose ma anche persone, si è reso necessario inquadrare una nuova disciplina che potesse accertare le cause del danno.

Parte essenziale delle funzioni svolte dall’Ingegnere forense è l’attività di indagine o di investigazione, attraverso la raccolta del maggior numero di dati possibili relativi ai materiali, alle componenti e alle strutture che hanno dato origine al cedimento o alla rottura. La procedura che egli deve seguire, prima di elaborare le cause dell’evento dannoso si basa su diversi step. Si parte con lo studio delle operazioni preliminari analizzando tutta la documentazione insieme alle operazioni di assicurazione (messa in sicurezza del luogo d’indagine).

Una seconda fase riguarda la raccolta delle informazioni direttamente dalla viva voce di cha ha vissuto l’evento, un compito spesso difficile se le persone coinvolte sono più di una e la loro ricostruzione è discordante. Dopo l’elaborazione delle prime ipotesi si passa alla fase operativa caratterizzata da sopralluogo in situ, analisi di laboratorio ed elaborazione dei dati ottenuti.

I reperti vengono analizzati in laboratori specializzati, facendo ricorso a strumentazione di vario tipo che possono andare dai microscopi ottici a quelli elettronici. Le prove possono essere distruttive o non distruttive e possono essere di tipo chimico-fisico o meccanico-elastico a seconda del tipo di materiale analizzato. Compito finale è l’elaborazione di più modelli di calcolo, che permettono di produrre analisi strutturali di tipo teorico, i cui risultati andranno successivamente confrontati con i dati reali.

Esaminata tutta la documentazione si può procedere con la diagnosi dell’evento dannoso, prendendo in considerazione ogni scenario possibile. Infine quando la ricostruzione trova un riscontro con i dati reali, si può procedere con la determinazione delle cause e delle concause. Le indagini terminano, infine, con l’individuazione dei responsabili.

Come si diventa Ingegnere forense?

Come disciplina delle specializzazioni tecniche nasce ufficialmente in Italia nel 2008 quando l’Università degli Studi di Napoli Federico II ha istituto uno specifico Master universitario. Oggigiorno l’offerta formativa è notevolmente migliorata in questo campo dell’Ingegneria e sono diverse le Università che permettono di accedere a corsi di specializzazione. Il percorso formativo in per i nuovi ingegneri permette di:

1) sviluppare delle conoscenze in campo legale (diritto e procedura penale, civile, amministrativa, nozioni sulla responsabilità e l’etica professionale)

2) affrontare tematiche di natura tecnica su diversi temi come: sicurezza sui luoghi di lavoro, gestione dei pericoli e danni da incendio o esplosione, problemi ambientali, brevetti e proprietà intellettuale, modi di redigere una perizia tecnica.

In sintesi cosa fa un Ingegnere forense?

  • Studiare le cause di danno o lesione in ambito lavorativo;
  • Analizzare i materiali delle strutture o dei macchinari a seguito di crolli, dissesti, incidenti ecc;
  • Reperire campioni direttamente sul luogo dell’evento dannoso;
  • Studiare i materiali con l’ausilio di apposita strumentazione elettronica;
  • Effettuare indagini sulle procedure di appalto e gare pubbliche;
  • Analizzare i rischi di incendio o esplosione ai fini assicurativi;
  • Effettuare attività di investigazione in ambito industriale con il fine di valutare eventuali rischi derivanti dall’adozione di pratiche dannose per l’uomo e l’ambiente;
  • Redigere la relazione tecnica.

 

Principali caratteristiche richieste:

  • Possiede un laurea in campo ingegneristico e ha frequentato un Master di specializzazione in Ingegneria forense;
  • È iscritto all’Associazione italiana di Ingegneria Forense;
  • Possiede elevate competenze di natura tecnica e procedurale sia in campo civile che penale;
  • Possiede una profonda conoscenza dei materiali e dei metodi di realizzazione di un determinato prodotto o manufatto;
  • Applica in maniera scrupolosa i principi scientifici per dirimere controversie in ambito legale, giudiziale o extragiudiziale;
  • Coniuga in maniera puntuale la Giurisprudenza con l’Ingegneria;
  • Possiede ottime doti comunicative e relazionali;
  • È in grado di “tradurre”, per le persone che non sono competenti di quel particolare campo dell’Ingegneria, le proprie conoscenze tecniche in maniera semplice e comprensibile sia in forma scritta che orale;
  • Possiede una elevata etica professionale e doti di terzietà.

 

L’Ingegnere forense svolge un ruolo fondamentale per l’amministrazione della giustizia, suo compito principale è fornire attività di consulenza tecnica all’Autorità Giudiziaria o alle Parti. Nel rispetto del rigore scientifico e giuridico che gli compete, fornisce alla magistratura tutti quegli elementi decisivi per determinare la responsabilità penale, civile o amministrativa. Nella ricostruzione di un evento dannoso, ove spesso risulta difficile identificare le cause scatenanti, il perito si occupa di reperire tutta la documentazione disponibile, acquisisce le informazioni fornite da eventuali testimoni, ed inoltre effettua indagini sugli elementi raccolti. È quindi di fondamentale importanza fare in modo che l’intera Comunità, formata da aziende, cittadini, magistrati e avvocati possa avvalersi di esperti in grado di formulare adeguate risposte alle problematiche inerenti un processo “che richiedono specifiche competenze tecniche, scientifiche o artistiche”, come d’altra parte afferma il codice.

 

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