L’esperienza è comune ai più: dopo tre o cinque anni in Università, non appena laureato, arriva il momento di trovare il primo lavoro. Non è sempre facile trovare un impiego da neolaureato senza il bagaglio di esperienza che la maggior parte dei datori di lavoro richiede. Dopo i primi rifiuti, è facile farsi prendere dal panico o accontentarsi di un lavoro al di sotto delle proprie ambizioni. Naturalmente, un semplice appello alla calma non è utile e non serve un articolo per arrivare a questa conclusione. Nelle prossime righe, però, troverai alcuni spunti che potrebbero facilitare il tuo orientamento nel mondo del lavoro.
Innanzitutto, ricorda sempre che sei una risorsa per la futura azienda in cui andrai eventualmente a lavorare. In altre parole, il tuo futuro datore di lavoro ha bisogno di te tanto quanto tu hai bisogno di un lavoro. Questo significa che quando stai cercando un impiego, le persone con cui farai un colloquio non ti stanno facendo un piacere, ma sono lì per un proprio interesse. Insomma, non stai mendicando un’occupazione. Chiaramente ciò non significa che sei giustificato a essere presuntuoso, dopotutto è pur sempre chi tiene il colloquio che decide se assumerti o meno. Ma il motivo per cui dovresti essere grato a chi ti fissa un colloquio non è perché ti sta facendo un favore, ma perché ti sta dando un’opportunità per dimostrare il tuo valore.
Di conseguenza, non avere paura a proporti per un lavoro, anche se pensi di non avere le qualifiche o l’esperienza sufficiente per essere effettivamente assunto. Leggi attentamente la job description e le skills e l’esperienze necessarie. Se ritieni che il tuo profilo possa essere in linea con ciò che viene richiesto, manda il tuo curriculum. Il peggio che può capitare è non ricevere nessuna risposta, che è esattamente quello che succederebbe se non ti fossi proposto. Inoltre, molto spesso la descrizione del profilo richiesto nelle offerte di lavoro è una descrizione ideale del perfetto candidato. Il fatto che tu non sia il candidato perfetto non significa che tu non possa essere il migliore. Per di più, spesso tendiamo ad avere una percezione di noi stessi alquanto negativa e riusciamo a trovare difetti là dove non ce ne sono. Chi lavora nel settore della ricerca del personale, invece, è particolarmente bravo a trovare nei curricula punti di forza da valorizzare.
Un altro comportamento da evitare è avere vergogna delle proprie esperienze pregresse, perché non le consideri allo stesso livello del lavoro che stai cercando in questo momento. Uno spunto da considerare è che nel mercato del lavoro una delle valute più preziose è l’esperienza. Perciò, durante i tuoi anni di studio è importante iniziare a darsi da fare con delle esperienze di stage, di lavoro part time o di promozione commerciale. Potresti pensare che un’esperienza passata non sia utile se non è esattamente in linea con l’offerta che stai prendendo in considerazione. Ma inserire nel tuo CV le tue esperienze lavorative significative permette a chi compie la ricerca del personale di intuire la tua voglia di impegnarti e metterti in gioco. Chiaramente questo non è un invito a intasare il tuo curriculum di informazioni superflue: in particolare, metti in risalto le tue esperienze più importanti e recenti, accennando solamente vecchi impieghi poco importanti.
Infine, non compiere l’errore di evitare tutto ciò che non corrisponde esattamente con il tuo lavoro ideale. All’inizio della tura carriera, come è stato già detto, ciò di cui hai veramente bisogno è di fare esperienza. Ciò non significa accettare la prima offerta che incontri, né scendere a compromessi con l’idea che hai in mente del lavoro che vuoi svolgere. Ma, da un lato, sei giovane e sempre in tempo a cambiare strada qualora ti accorgessi che il tuo primo lavoro non fa per te, dall’altro, tenere la mente aperta e non ostinarsi su un’idea astratta del tuo lavoro ideale potrebbe permetterti di scoprire qualcosa di nuovo su di te e, magari, una passione per un impiego che non ti aspettavi.