Come trovare un valido Performance Marketing Manager

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Sei alla ricerca di un Performance Marketing Manager ma stai incontrando difficoltà nel reclutarlo? Ti sei affidato a società di selezione del personale ma non hai avuto i risultati attesi?

In questo articolo ti spieghiamo chi è e di cosa di occupa tale figura e i vantaggi nel rivolgersi a Ricercamy quale partner nella ricerca e selezione di profili in questo settore.

Contesto nel quale è inserito un Performance Marketing Manager. Che cos’è il Performance Marketing?

Si definisce Performance Marketing, in termini generali, qualsiasi modello di comunicazione la cui struttura dei costi non è prefissata, ma varia sulla base dei risultati ottenuti.

Tutto il marketing è e dovrebbe essere marketing di performance, in verità. Qualsiasi modalità di comunicazione mettiamo in campo per promuovere la nostra attività incide infatti sul conto economico in modo direttamente proporzionale alla sua performance. Un’ottima campagna pubblicitaria televisiva provocherà un aumento delle vendite di un prodotto in misura più elevata rispetto a una campagna pessima. Ma allora, qual è la differenza tra un’attività performance-based e una non di performance?

La differenza chiave tra una attività di performance marketing e una non di performance marketing è che nel primo caso il costo per il raggiungimento di un obiettivo non risponde ad una logica lineare.

Quando programmiamo le nostre attività di direct marketing, solitamente inseriamo nel conto economico del prodotto che intendiamo promuovere un budget per ogni canale pubblicitario. Quando parliamo di campagne non performance-based, però, noi possiamo stabilire una relazione lineare tra il costo della campagna e il ritorno sull’investimento. Ad esempio, se una campagna di comunicazione ha un costo contatto di 1 euro, noi sapremo che ad una redemption del 2% corrisponderà un costo per conversione di 50 euro, mentre una redemption del 4% porterà il costo per conversione a 25 euro, e così via. Il rapporto tra tasso di conversione e costo per conversione è lineare e perfettamente prevedibile.

Ciò non avviene per le campagne di performance marketing. Nel pianificare questo tipo di attività, infatti, il costo contatto cambia leggermente sulla base delle performance. Se ad una redemption del 2% associamo un costo conversione di 50 euro, probabilmente avremo per una redemption doppia un costo unitario della conversione più basso di 25 euro: il miglioramento della performance incide anche sul costo del contatto.

Tipi di Performance Marketing

All’interno delle piattaforme che consentono di sviluppare campagne di performance marketing è possibile utilizzare diversi tipi di attività, a seconda dell’indicatore di performance che viene utilizzato per il calcolo del costo della campagna per l’investitore.

Ogni tipologia di campagna di performance marketing è finalizzata solitamente ad un obiettivo differente, anche se non mancano sovrapposizioni e usi strategicamente validi al di fuori di questa distinzione primaria.

Avremo ad esempio:

  • costo per click (CPC), quando il nostro obiettivo primario è moltiplicare il più possibile il numero di visitatori in target sul nostro sito web
  • costo per azione (CPA) o costo per acquisizione, quando l’obiettivo è mantenere entro certe soglie il costo massimo per risultato perseguito
  • costo per Mille impression (CPM), quando l’obiettivo è far conoscere il più possibile il contenuto del messaggio promozionale, indipendentemente dalle azioni degli utenti
  • costo per Lead o CPL, quando l’obiettivo primario è di ottenere lead da utilizzare successivamente a livello commerciale

Campagne di Performance Marketing

Le campagne di Performance Marketing sono fondate, appunto, sulle performance. Questo non vuol dire però che l’aspetto quantitativo riguardi esclusivamente le conversioni finali.

Le piattaforme di advertising più evolute, come ad esempio Facebook Advertising, mettono a disposizione diverse tipologie di campagna, utili per obiettivi differenti.

Performance Based Advertising e obiettivi di digital marketing

Tra i principali obiettivi che possiamo perseguire mediante le campagne di digital marketing basate sulle performance possiamo elencare:

Obiettivo di conoscenza del brand

In questo caso le campagne avranno come obiettivo il ricordo del brand e l’associazione del brand con un certo tipo di prodotto o servizio. In questa tipologia di campagne, che sono da collocarsi nella parte alta del funnel di vendita, il messaggio è il veicolo principale con cui si determina il ricordo del brand. Le campagne sono quindi ottimizzate per l’aumento stimato del ricordo dell’inserzione o per la quantità di impression.

Obiettivo di conoscenza della proposta di valore

Le campagne avranno come obiettivo la creazione di traffico utile a far conoscere la proposta di valore dell’impresa e a favorire il processo di conversione. Le campagne verranno quindi ottimizzate per il CTR, ossia per il rapporto tra visualizzazione dell’inserzione e click.

Obiettivo di conversione

Si tratta di campagne di basso funnel. L’obiettivo della campagna è quello di favorire la conversione diretta, che sia la generazione di un lead, l’acquisto di un prodotto, la chiamata a un servizio clienti così via. L’ottimizzazione della campagna sarà quindi basata sul tasso di conversione e sul costo necessario affinché una conversione abbia luogo. In alcuni casi sarà possibile creare delle campagne basate sul ROAS, ossia sul rapporto tra costi promozionali e ricavi diretti dell’attività.

Le metriche del Performance Marketing

Tutte le attività di marketing hanno bisogno di essere monitorate in modo specifico mediante degli indicatori che ne misurino le performance.

Ovviamente, tra gli indicatori chiave, o KPI, delle campagne di performance marketing quelle da tenere d’occhio con particolare attenzione sono proprio le metriche che determinano il costo delle campagne. Se abbiamo una campagna ottimizzata per il traffico, il rapporto tra impression e click sarà da osservare con particolare attenzione, poiché il costo per click (CPC) ne sarà direttamente influenzato.

Oltre a quelle di performance, il consulente di marketing dovrà tuttavia considerare sempre l’insieme delle metriche relative ai suoi obiettivi di campagna. Per una campagna di conversione, ad esempio, non sarà sufficiente osservare l’andamento del tasso di conversione, ma bisognerà analizzare le metriche di traffico e le metriche specifiche della conversione richiesta. Ad esempio, per una campagna di raccolta lead sarà necessario verificare il traffico generato, il Costo per Lead e, successivamente, il Tasso di Conversione da Lead a Cliente e il relativo Costo per Cliente Acquisito. Per una campagna di vendita per un sito e-commerce dovremo invece valutare il Costo per Ordine, il ROAS (Ritorno sull’investimento pubblicitario) e il Margine di Contribuzione, ossia la differenza tra ricavo e insieme dei costi di vendita e di marketing.

Le campagne di Performance Advertising sono quindi da considerare pari a tutte le altre quando si tratta di analizzare il conto economico complessivo dell’attività promozionale. Oltre alle metriche del conto economico, però, si dovrà anche lavorare, nello svolgimento della campagna, per ottimizzare direttamente i valori che incidono direttamente sul costo unitario della campagna, poiché migliorando la loro performance  sarà possibile incidere sulle metriche chiave del conto economico dell’attività promozionale.

Quali competenze deve avere un Performance Marketing Manager?

  • Ha Da 3 a 5 anni di esperienza nel performance marketing in direct to consumer o nello spazio e-commerce.
  • Ha esperienza in un ruolo a contatto con il cliente, idealmente presso un’azienda B2B SaaS o un’agenzia di marketing per la crescita D2C
  • E’ in grado di eseguire rapporti sulle prestazioni della campagna, nonché analizzarli e formulare raccomandazioni basate su tale analisi
  • Ha una profonda conoscenza di Facebook Ads Manager e ha esperienza nel ridimensionamento delle campagne digitali
  • Ha esperienza con la piattaforma Google Ads
  • Ha esperienza con la segmentazione del pubblico, la creazione del pubblico e la messa in scena
  • Ha esperienza con la produzione di contenuti per annunci social a pagamento come copia di testo e selezione di immagini
  • Ha esperienza con A/B Test e la progettazione sperimentale
  • Ha familiarità con Data Science e Machine Learning
  • Ha familiarità con strumenti di produzione di contenuti come Figma, Photoshop, Canva e altri
  • Ha forti capacità analitiche e interesse per il marketing basato su AI

Completano il profilo ovviamente soft skill importanti, quali: attitudine al lavoro in team, proattività e creatività, buone doti di organizzazione e orientamento al risultato.

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Martina Frangiolini

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