Quello che gli HR dicono di volere da un Head Hunter e la Realtà

I Direttori del Personale, gli HR Manager e i responsabili delle risorse umane hanno spesso un rapporto conflittuale con gli head hunter. E’ aumentato il ricorso al loro supporto, perché nonostante le riduzioni dei budget aziendali che hanno portato le aziende a fare meno inserimenti, ma a farne sempre più mirati, la ricerca di profili più validi e skillati è operazione che negli ultimi anni si è fatta davvero complicata.

Quando ti conoscono la prima volta si vantano di essere molto aperti alla collaborazione con il fornitore, di essere disponibili ad essere guidati dallo stesso nella scelta dei talenti. Chiedono di farsi piacevolmente solleticare con novelli Leonardo da Vinci travestiti da neolaureati o da non del tutto sbocciati Einstein nostrani.

A parole naturalmente.

Nel momento in cui si parte con una selezione la job description che ci vene condivisa parla di soft skills, capacità relazionali, capacità di lavorare in team. Poi però le lettere d’impegno contenenti l’offerta al candidato prescelto hanno pacchetti retributivi lontani dalla richiesta della persona e che spesso, ahimè, non arrivano neanche ad eguagliare quando percepito ad oggi. “Sì tanto tra 5 anni avrà uno scatto di livello e l’orario flessibile”…

Non si tratta solo di mera opportunità o di imbarazzanti ingenuità, spesso c’è la buona volontà ad investire su nuove risorse di potenziale, ma il contesto aziendale non lo permette.

Capisco che chi si occupa di selezione in azienda oggi ha altre mille incombenze che esulano anche da proprio ruolo, ma a volte le incongruenze sono talmente palesi da spingerci e domandarci se certe aziende vogliono veramente far crescere la propria organizzazione o meno.

Capisco che tra agenzie per il lavoro, società di ricerca e selezione e il fai da te spesso non è chiaro quale sia la strada migliore. I risultati devono spesso essere raggiunti per tentativi e i top head hunter sono solo una bella definizione.

Gli HR oggi hanno sempre più bisogno di essere supportati nel processo di ricerca e selezione dalla consulenza di un partner che abbia una visibilità ampia del mercato e che sappia riconoscerne gli attuali confini al fine di soddisfare tutte le ricerche di personale qualificato che le aziende realmente motivate a crescere devono affrontare sempre in maniera strutturata.

Sia che ci si affidi ad una società di selezione, ad una di executive search, piuttosto che ad un singolo professionista della selezione bisognerebbe in ogni caso fare un vero e proprio atto di fiducia. Chi si occupa di selezione del personale conto terzi come attività principale ha una visione del mercato molto più ampia e al contempo verticale dello stesso referente aziendale. Sente e vede ogni settimana decine e a volte centinaia di persone per le più svariate opportunità di lavoro. Ha un polso del mercato che difficilmente chi lavora in azienda può egualmente sempre avere. Per questi motivi sarebbe veramente utile ad un HR fidarsi di quello che dice il tuo fornitore.

Certo la scelta più complicata che un’azienda deve fare è la prima, ovvero la scelta del fornitore giusto. Ci sono infatti società di selezione migliori ed altre peggiori, non in senso assoluto, rispetto alle esigenze che ogni responsabile della selezione in azienda ha.

Se hai bisogno di un head hunting vero, per bypassare la cronica carenza di risposte agli annunci di un dato profilo che ricerchi, dovrai accertarti non solo che il tuo fornitore conosca il mercato di riferimento, ma che sia in grado di effettuare una vera e propria attività di caccia diretta (magari attraverso chiamate in anonimo) anziché fermarsi ad un primo messaggio su LinkedIn.

Che tu stia cercando un head hunter specializzato in operai piuttosto che in profili it o farmaceutici quello che devi valutare con attenzione è quanto sia in effetti un head hunter innovativo quello che ingaggerai, perché oggi la partita si gioca anche sul modello di ricerca e selezione del personale implementato e sulla tecnologia utilizzata (vedi cloud, Intelligenza Artificiale, machine learning, ecc…)

L’head hunter migliore in assoluto?

Forse non esiste, ma questo non vuol dire che non ce ne sia uno più indicato per seguirti al meglio nel soddisfare le esigenze la rapida e precisa definizione delle posizioni lavorative che hai aperte oggi.

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Vittorio Nascimbene

Founder & Ceo