Come può un head hunter essere innovativo

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Quello della ricerca e selezione del personale è uno dei settori nei quali si è sentito meno l’influsso delle grandi innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni. Sebbene internet abbia portato a dei cambiamenti nella modalità con cui le aziende e le società di ricerca e selezione del personale comunicano le posizioni vacanti, il metodo di selezione ed il processo ad esso collegato è rimasto pressoché invariato negli ultimi 30 anni.

 

Se quindi linkedin e i siti di job posting hanno sostituito l’annuncio sui quotidiani, molte società di head hunting continuano ad esempio ad utilizzare la carta come supporto ai processi interni.

Schede colloquio scritte a mano ed archiviate in faldoni non sono di certo lo strumento più utile per chi vuole accedere velocemente alle migliori condidature incontrate a colloquio negli ultimi mesi. Vi posso assicurare però che sono ancora in molti ad utilizzarle.

Ma è poi così difficile e costoso diventare un head hunter innovativo?

Direi proprio di no, anzi.

Oggi la tecnologia permette di dematerializzare tutti i processi e soprattutto garantisce un accesso ai dati in mobilità grazie al cloud. Questa tecnologia permette di sostituire i tradizionali server presenti negli uffici, con l’acquisto di spazio e velocità di calcolo teoricamente infinite e raggiungibili ovunque grazie ad una connessione internet.

L’utilizzo di tali strumenti in primo luogo non costringe più i consulenti che si occupano di ricerca e selezione del personale ad essere necessariamente in ufficio al proprio computer, ma favorisce la mobilità, lo smart working, la flessibilità oraria.

Come ciò si traduce in un vantaggio per il cliente?

Il tutto dipende molto da come la società di consulenza decide di utilizzare la tecnologia. Di sicuro i vantaggi possibili sono:

  • trasparenza: tutto il processo di selezione può essere condiviso con il cliente in tempo reale.
  • velocità: conseguenza del punto precedente, permette all’azienda una scelta più rapida e consapevole del profilo ideale a cui fare un’offerta prima che la stessa cosa venga fatta dai propri competitor
  • risparmio: di sicuro uno dei limiti ad oggi più grandi dei processi di selezione è il costo. La tecnologia permette di abbattere significativamente le fee ad inserimento.
  • consapevolezza: la condivisione immediata permessa dalla rete dà la possibilità al cliente di valutare il profilo migliore non quando arriva in una shortlist via mail dopo tre settimane dall’apertura del mandato, bensì in qualsiasi momento.

Quelli sopra sono solo un piccolo esempio di cosa si più fare con l’introduzione della tecnologia nei processi di selezione sia in azienda che nelle società di consulenza.

Uno dei temi caldi dei prossimi anni sarà quello dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei processi di screening. Grazie alla ricerca per keyword, all’analisi semantica, all’automatizzazione della stesura di un annuncio o dell’attività di convocazione dei candidati ad un colloquio, molte delle tempistiche ancora ad oggi necessarie verranno drasticamente ridotte per non dire eliminate del tutto.

Il futuro ci riserverà sicuramente sorprese interessanti

E tu che fornitore di ricerca e selezione utilizzi?

Vittorio Nascimbene

Ceo & Founder

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