Sul Sole 24 Ore di ieri lunedì 2 marzo vi è un articolo nel quale vengono comparati i costi dei vari contratti di assunzione ad oggi presenti sul mercato alla luce delle novità introdotte dal Jobs Act. Prendendo a riferimento un operaio assunto al 3° livello del contratto Industria Metalmeccanica in un’azienda con più di 15 dipendenti risultano i seguenti costi:
– Contratto a tempo indeterminato 1.589€/mese
– Contratto a tempo determinato 2.116€/mese
– Apprendistato 1.449€/mese
– Somministrazione 2.275€/mese
Tralasciando altri contratti meno diffusi (staff leasing) o in via di “estinzione” (contratto a progetto) è subito evidente la convenienza in primis del contratto di apprendistato che, anche se non accede all’esonero contributivo previsto dalla legge di stabilità, determina un risparmio del 9% rispetto all’indeterminato.
Il contratto a tempo determinato, non solo non prevede il taglio del costo del lavoro, ma anzi, a seguito della legge Fornero del 2012, ha visto un aggravio dei contributi di 1,4 punti percentuali che lo rende più caro del 33%.
Se analizziamo infine il contratto di somministrazione, che data la sua natura temporanea per definizione non prevede sgravi contributivi, scopriamo che i costi sono decisamente più alti del contratto a tempo indeterminato.
I Sole 24 Ore identifica il costo mensile del lavoratore somministrato in 2.275€ ipotizzando un margine di agenzia del 10% (ovvero 159€). Al di là di quest’ultima ottimistica valutazione (i costi applicati dalle agenzie di somministrazione spesso sono pari al doppio o al triplo dei 159€ indicati) l’articolo dimentica di ricordare che per ogni contratto di somministrazione l’azienda utilizzatrice paga un ulteriore 4% delle retribuzioni lorde corrisposte ai lavoratori somministrati al Formatemp, ovvero al Fondo di formazione dei lavoratori in somministrazione, determinato un ulteriore aggravio di costi che a seconda delle Retribuzioni annue lorde può andare mediamente da 50 a 100€ per ogni mese di contratto.
Ipotizzando quindi un retribuzione lorda per il nostro operaio di 2.350€ l’azienda sosterrebbe un costo di quasi 48 punti percentuali in più rispetto all’assunzione a tempo indeterminato.