Enjoy the silence: il silenzio come opportunità

  • Categoria dell'articolo:articolo / News

La fretta è cattiva consigliera

Il silenzio, o meglio la capacità di saperlo utilizzare a seconda delle circostanze, nella ricerca e selezione del personale, può essere uno dei nostri più grandi alleati.

Una buona comunicazione è infatti la chiave per ottenere risultati.

Una buona comunicazione ci permette di intercettare le esigenze dei partner che ci affidano le ricerche, di percepire eventuali criticità da parte dei candidati, di collaborare in modo vincente con i colleghi.

Il lavoro del consulente, infatti, si basa sul confronto e sulla relazione continua con le persone, sul costruire rapporti di fiducia con le persone.

Ti consigliamo anche: La fine dell’epoca “Short list”: quando l’esigenza di vedere tanto nasconde sfiducia.

La comunicazione, perciò, non può prescindere dall’ascolto attivo del proprio interlocutore. Ad esempio, non è anomalo che l’intervista a un candidato promettente non si basi soltanto su quello che racconta di sé, ma soprattutto su quello che non dice.

Porre le domande giuste, sapere cosa chiedere e su quali aspetti del cv o delle pregresse esperienze professionali focalizzarsi è molto importante, ma ancor più fondamentale è prestare attenzione alle risposte che fornisce il candidato.

Sembrerebbe una cosa scontata, ma durante un’intervista il rischio di porre domande delle quali si sa già la risposta è estremamente alto.

Perché?

Magari il candidato è stato proposto dall’azienda cliente, per cui è già stato “certificato” come valido. Magari ha un CV estremamente dettagliato e attinente, magari un nostro collega l’aveva già valutato in una precedente selezione in cui il candidato non era stato selezionato e ci ha condiviso il report dell’intervista.

Queste situazioni sono abbastanza frequenti, in cui bisogna solo “confermare” determinati requisiti e poi procedere.

Invece, potrebbe trattarsi di un’arma a doppio taglio.

Un espediente valido per poter avere la garanzia di intervistare correttamente il candidato potrebbe essere quello di evitare domande chiuse.

Ad esempio, anziché chiedere “mi conferma che è abbastanza ferrato sull’utilizzo di “gestionale X”?”, potremmo domandare: “Quali sono i gestionali su cui ha più familiarità?

Succede di sovente inoltre che la fretta di ottenere determinati risultati ci porti a focalizzare solo su una parte delle informazioni acquisite.

Il silenzio come opportunità

Nelle fasi di recruiting imparare ad ascoltare è fondamentale, anche se sembra una banalità.

Un ascolto che possa definirsi tale ha origine sia sul porre le domande giuste, sia sul calibrare le risposte che ci vengono fornite.

Soprattutto agli inizi, può capitare di avere la tentazione di riempire i silenzi che si vengono a creare durante un’intervista telefonica o un appuntamento commerciale, in particolare nel caso in cui non si ha modo di vedere direttamente il viso dell’interlocutore e non si capisce a cosa sia dovuto il suo silenzio. Spesso l’interlocutore, dal quale attendiamo una risposta, sta zitto per qualche secondo e sentiamo crescere dentro di noi la fretta, rischiando di sommergerlo con fiumi di parole.

In realtà, magari, sta solo riflettendo. Ogni silenzio può diventare un’opportunità e non bisogna sempre riempirlo il prima possibile.

Il primo che parla, perde

Inutile girarci intorno. Saper gestire le pause nelle conversazioni, avere il pieno controllo della propria comunicazione e plasmarla in modo naturale non è una dote innata e comune a tutti.

Può essere però affinata e appresa con l’esperienza e il continuo confronto con i colleghi.

Ogni dialogo che si rispetti richiede la presenza di almeno due interlocutori e focalizzarsi sul contributo che porta chi ci sta di fronte è più importante che concentrarsi su ciò che abbiamo da dire.

Per effettuare questo passaggio occorre innanzitutto una buona preparazione sugli argomenti affrontati nel corso di un meeting, un colloquio, una riunione.

Avere contezza delle informazioni che verranno condivise ci permette di sentirci sicuri di noi stessi e poter prestare attenzione a ciò che accade durante l’incontro.

In secondo luogo bisogna saper ascoltare, concentrarsi su come la comunicazione degli altri viene gestita. Occorre prestare attenzione a molteplici elementi: tono di voce, le pause, la gestualità (qualora non sia un incontro telefonico), oltre naturalmente a quanto sta condividendo con noi nel merito.

Ogni situazione è a sé stante ed è fondamentale comprendere che certe doti possono essere acquisite con la pratica e focalizzando la nostra attenzione su ciò che è importante. Imparando a sfruttare il nostro silenzio come un’arma che arricchisce e valorizza le nostre parole.

In Ricercamy, ci proviamo ogni giorno.

La rivoluzione di Ricercamy:

Saper comunicare nel nostro lavoro è fondamentale.

I clienti si sentono ascoltati e capiti. Ciò avviene perché cerchiamo di porci come partner, invece che fornitori.

Siamo parte, in fondo, della stessa squadra e l’obiettivo è il medesimo.

Inoltre, la trasparenza e la condivisione immediata è un tratto distintivo di Ricercamy che si è andata specializzando negli anni nella ricerca e selezione di figure trasversali e grazie allo sviluppo di competenze specifiche e conoscenza dei profili ricercati e del mercato di riferimento.

Cercando personale quotidianamente, i nostri head hunter hanno acquisito un know how e una specializzazione nei loro settori, che ci consentono di essere leader in questo mercato affollato da Recruiter.

Forte dei suoi strumenti, fin dal suo inizio, Ricercamy supporta dalle piccole realtà alle più grandi aziende, nella selezione di Personale qualificato difficile da trovare e da inserire. Grazie poi all’offerta commerciale SMART i nostri clienti ci chiedono di svolgere selezioni che tendenzialmente hanno sempre svolto internamente. Avendo costi certi e non prevedendo né completion fee né esclusiva, si sentono così liberi di delegarci tutta la gestione delle loro vacancy. Oppure quelle attività più ostiche o ripetitive alleggerendosi il lavoro.

Sei alla ricerca di personale? Non aspettare!

Fissa un appuntamento con un nostro professionista trovando l’orario più comodo tra queste disponibilità per una call conoscitiva.

Ancora non sei convinto? Leggi cosa dicono di noi i nostri clienti.

Se vuoi rimanere aggiornato sulle novità di Ricercamy, iscriviti alla nostra newsletter.

Lidia Brancia

HR Consultant

Ricercamy