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Il Bed Manager: chi è?
Il Bed Manager (BM) è una figura professionale che opera in ambito ospedaliero, in grado di unire oltre alle competenze di natura clinica anche quelle di tipo logistico. La sua funzione principale è la gestione dei posti letto presenti in un ospedale, nonché la programmazione degli spostamenti del paziente, dal ricovero fino alle dimissioni. Il ruolo ricoperto non è esclusivamente infermieristico, ma l’infermiere è certamente uno dei professionisti sanitari che possiede nel proprio bagaglio culturale competenze di tipo clinico e manageriale necessarie per poter assolvere al meglio a questo importante compito.
Cosa fa?
Il Bed Management è quel processo che consente di gestire la permanenza ed il trasferimento del paziente presso una struttura ospedaliera. Tale processo si configura come un insieme di procedure che consentono di coordinare le unità organizzative e le attività cliniche in maniera tale da evitare il fenomeno del overcrowding o anche detto sovraffollamento.
L’overcrowding è ormai considerato un fenomeno endemico del Pronto soccorso e diventa particolarmente critico in occasione di eventi eccezionali come durante il picco dell’influenza stagionale. Il sovraffollamento si verifica quando il numero dei pazienti che attendono di essere visitati eccede la disponibilità di letto o supera la capacità del personale addetto di gestire l’alto numero di pazienti in arrivo, ciò determina come conseguenza una limitazione dell’operatività dei Pronto Soccorso.
Le cause del sovraffollamento sono diverse. Da un lato molti utenti che accedono al PS lo fanno solo per evitare le liste di attesa ambulatoriali, dall’altro per non pagare il ticket, ma nella maggior parte dei casi ciò è dovuto ad una scarsa conoscenza delle possibili alternative di assistenza. Ad aggravare ulteriormente la situazione, negli ultimi anni, è stata la crescente cronicità di posti letto disponibili negli ospedali. Il sovraffollamento dei PS è pertanto una conseguenza della maggior difficoltà a ricoverare i pazienti nei reparti.
La continua “pressione” dei PS ha reso necessario l’istituzione di una nuova figura professionale, specializzata nella gestione dei posti letto disponibili: il Bed Manager. Il BM è quel professionista che consente di gestire il percorso del paziente, con il fine di raggiungere il percorso assistenziale più adatto. Infatti molti dei problemi delle moderne strutture ospedaliere sono determinati da una cattiva gestione dei “patient flow”, con tale termine si definisce la movimentazione del paziente dall’ammissione fino alle sue dimissioni.
Come si diventa Bed Manager?
Le mansioni richieste da questa figura professionale ad oggi non vedono un percorso formativo specifico, questo è il motivo per cui le funzioni svolte dal BM sono appannaggio del personale della Direzione Sanitaria. Nella maggior parte dei casi sono i coordinatori infermieristici con anni di esperienza gestionale e clinico-organizzativa che svolgono il ruolo di Bed Manager. Spesso questi infermieri possiedono un curriculum universitario che comprende una laurea magistrale e/o un master o una specializzazione. Per svolgere al meglio la professione sono richieste doti manageriali e un’ampia esperienza clinica.
Il Master in Bed Management rappresenta un’ottima esperienza formativa, in quanto consente di acquisire quelle conoscenze, prima accennate, di tipo manageriale, finanziarie e cliniche necessarie per gestire i percorsi di cura del paziente di qualunque fascia di età e di qualunque condizioni fisica. Il BM si può a ragion veduta considerare una figura professionale ibrida all’interno di una struttura ospedaliera, a metà tra la direzione sanitaria e l’attività prettamente clinica.
In sintesi cosa fa un Bed Manager?
- Monitorare i ricoveri provenienti dal Pronto soccorso verso i reparti di degenza ordinaria;
- Gestire i posti letto, a seconda dell’andamento delle richieste giornaliere, chiudendo quelli non disponibili e programmando la riapertura degli stessi previo consulto con i propri collaboratori;
- Ricollocare i pazienti delle aree critiche trasferendoli verso altre degenze per acuti;
- Provvedere all’attuazione di misure straordinarie, nel caso di mancanza di posti letto disponibili, attraverso la richiesta di posti letto aggiuntivi presso le Unità Operative;
- Facilitare la gestione dei pazienti fragili, non autosufficienti, socialmente difficili ecc. in Pronto soccorso, collaborando con i servizi sociali ospedalieri e del territorio, limitando così gli accessi impropri;
- Monitorare le dimissioni effettuate dai reparti, con il fine di individuare eventuali criticità;
- Analizzare i dati delle affluenze presso il Pronto soccorso con lo scopo di sviluppare modelli previsionali dei posti letto disponibili;
- Fornire attività di consulenza ai professionisti che operano nelle varie UU. OO.;
Principali caratteristiche richieste:
- Possiede un laurea magistrale in Scienze infermieristiche ed ha completato il proprio percorso formativo frequentando un corso di specializzazione o master in Bed Management;
- Possiede ottime doti comunicative e di empatia con le quali facilita il dialogo tra i pazienti e i familiari e l’equipe multidisciplinare;
- È in grado di ottimizzare il logisticflow processand control;
- È in grado di ottimizzare la gestione delle risorse in relazione al percorso di cura e alla tipologia del paziente;
- È in grado di avere una visione d’insieme del paziente all’interno del Pronto soccorso, con il fine di garantire il buon andamento del percorso clinico nei tempi stabiliti;
- Possiede ottime abilità informatiche;
- Possiede ottime competenze cliniche, logistiche e organizzative.
Il Bed Manager nasce con lo scopo di garantire il corretto setting di cura e di assistenza rispetto alle risorse assegnate in posti letto. La necessità di avere una figura professionale di questo tipo si è fatta particolarmente pressante negli ultimi decenni, da un lato per il cambiamento demografico della popolazione e dall’altro per una diminuzione dei posti letto disponibili. Il BM diventa così la figura di coordinamento fondamentale per gestire il flusso dei pazienti in entrata e in uscita dai percorsi di ricovero.
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