Come trovare un valido Light designer

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Il Light designer: chi è?

Il Light designer è il professionista laureato in architettura e design con una esperienza specifica nel settore dell’illuminotecnica. Il suo ambito di applicazione riguarda la progettazione dell’illuminazione in svariati contesti. Questa figura lavorativa assume una notevole importanza nella qualità e nel benessere delle persone, la luce, infatti, ha un profondo impatto sia sulla percezione delle emozioni, sia per ridurre forme di stress visivo. La gestione dell’illuminazione artificiale ha assunto un ruolo sempre più importante nei processi di progettazione, non solo per la parte impiantistica, ma anche per altri aspetti come il comfort e la comunicazione.

 

Cosa fa?

Il lighting design, che in italiano viene reso con il termine di progettazione illuminotecnica, è considerato da molti una vera e propria forma d’arte che si basa da un lato sulle capacità creative del professionista e dall’altro sulla migliore combinazione di diversi sistemi di illuminazione (luce artificiale, naturale o mista). Tale modalità espressiva trova applicazione in svariati settori da quello civile (locali o edifici pubblici e privati) a quello artistico e procede di pari passo con l’evoluzione delle nuove tecnologie in particolare nel campo dell’illuminazione artificiale.

Il light designer è in grado attraverso un uso sapiente delle luci di comunicare precise sensazioni ed emozioni. Le sue conoscenze nel campo dell’illuminotecnica, oltre che di architettura e di ottica, gli consentono di dare un senso all’illuminazione di un determinato spazio. Si avvale solitamente di software per la gestione da remoto che gli permettono di selezionare e valutare i vari di tipi di sorgente luminosa da collocare sulla scena, osservando in anticipo sul monitor quello che andrà a realizzare. I software aiutano il progettista nel dimensionare correttamente l’impianto, consentendo di calcolare con estrema precisione le geometrie, gli ambienti e gli oggetti. Infine il rendering fotorealistico, realizzato con programmi CAD 3D permette di riprodurre la scena come se fosse dal vivo.

Gli ambiti applicativi del lighting design sono innumerevoli, il professionista può progettare allestimenti luminosi nel settore residenziale o nelle abitazioni private, ma anche in ambito urbano (piazze, giardini, parcheggi, centri commerciali…) e nel settore degli spettacoli fino al settore industriale e agli stabilimenti di produzione.

Il light designer prima di tutto effettua un’attenta analisi del progetto, cercando di raccogliere quante più informazioni possibili, in modo tale da rispondere nel modo più efficiente alle esigenze della clientela. Dall’analisi del progetto nel suo complesso si passa poi ad una sintesi dei vari metodi che tengono conto di diversi aspetti: come le innovazioni tecnologiche, le componenti sociali e culturali dell’illuminazione artificiale, gli aspetti tecnico scientifici e quelli artistico-filosofici.

Infine occorre sottolineare che questo tipo di progettazione svolge un compito importante nel garantire adeguati livelli di benessere delle persone, in particolare in ambito lavorativo, facilitando le attività produttive, sociali e comunicative.

Come si diventa Light designer?

Il progettista illuminotecnico deve possedere solide basi sia tecniche che estetiche, perciò è importante avere una buona formazione scientifica nel campo dell’Architettura e dell’Ingegneria. I corsi per diventare Light designer in Italia purtroppo non sono molti e di solito li ritroviamo in alcuni corsi di laurea delle Facoltà di Architettura e Design. La formazione universitaria seppur importante non è comunque sufficiente per acquisire quel bagaglio di competenze necessario per intervenire in un campo così vasto e dalle mille sfaccettature.

Sono presenti, infatti, corsi specializzanti o Master in Lighting Design. Questi corsi di solito sono composti da una didattica frontale in aula, workshop e stage obbligatori presso aziende o studi professionali. Durante i corsi vengono approfonditi diversi aspetti dalla fotometria, alla colorimetria e all’elettrotecnica.

 

In sintesi cosa fa un Light designer?

  • Disegnare e gestire le luci per showroom, temporary shop, spettacoli o qualsiasi evento business;
  • Studiare gli interni, tenendo conto degli spazi e della luce naturale;
  • Favorire, attraverso un uso sapiente della luce artificiale, l’esperienza visiva dei clienti;
  • Realizzare scenografie luminose per eventi all’aperto o al chiuso;
  • Variare le tonalità di luce calda e fredda in base alla gamma dei colori di luce utilizzati;
  • Gestire i punti luce per esaltare gli oratori durante una convention;
  • Progettare spettacoli di video mapping per eventi celebrativi all’aperto;
  • Utilizzare software specifici e di calcolo in grado di riportare virtualmente sulla scena le luci, le ombre, i colori e le sfumature;
  • Realizzare rendering fotorealisitici;
  • Assicurarsi che il risultato finale sia non solo gradevole dal punto di vista estetico, ma che funzionale ai fini del risparmio energetico.

 

Principali caratteristiche richieste:

  • Possiede un diploma di laurea in Architettura e Design ed ha frequentato corsi di specializzazione o master;
  • Ha svolto un periodo di tirocinio presso uno studio professionale o azienda del settore illuminotecnico;
  • Possiede nozioni di fisiologia e di psicologia;
  • Possiede le basi dell’illuminotecnica, in particolare ha competenze nel campo della luce artificiale e naturale, della sintesi additiva e sottrattiva dei colori, del linguaggio del colore e della cromatologia luminosa;
  • Conosce i principi di illuminazione di una scena, le diverse grandezze fisiche, gli schemi di illuminazione (key light, luce di riempimento o diffusa, controluce, luce di sfondo);
  • Conosce i principi fisici basilari della luce in particolare per quanto riguarda la propagazione e le tecniche di misurazione;
  • Conosce le principali grandezze fotometriche;
  • Possiede elementi di ottica;
  • Conosce i principali software CAD dedicati all’illuminazione;
  • Possiede uno proprio gusto estetico ed un’ottima creatività, doti che è in grado di combinare con le diverse esigenze di tipo tecnico e strutturale;
  • Possiede ottime doti organizzative nonché comunicative;
  • Aggiorna in maniera costante le proprie conoscenze, con particolare riferimento all’evoluzione tecnica nel settore;
  • Collabora in maniera positiva con gli altri membri del team nel raggiungimento di obbiettivi comuni.

 

Il Light designer è in grado attraverso un sapiente uso delle luci di dare una nuova vita agli spazi, sia a quelli fissi o temporanei di modeste dimensioni sia a quelli all’aperto. Buona parte del suo lavoro si concentra sugli aspetti tecnici della luce, ma vi è anche una forte componente emozionale legata all’atmosfera che si viene a creare in detti ambienti. Come un architetto crea con la luce delle vere e proprie scenografie in grado di stupire l’osservatore, attraverso un corretto mix tra luce artificiale e naturale. Un aspetto della progettazione illuminotecnica che sta avendo sempre più importanza in particolare sui luoghi di lavoro, ma non solo, è quello legato al comfort visivo. In tali ambienti l’illuminazione è una componente essenziale ed il professionista riesce a modellare la sorgente luminosa per garantire quel benessere necessario per non sforzare la vista o incappare in disturbi visivi.

 

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