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Il Biologo sanitario: chi è?

Il Biologo sanitario è una figura professionale con conoscenze specifiche nel campo delle Scienze Biomediche e Sanitarie. Lavora presso strutture ospedaliere ed in particolare presso i laboratori di dette strutture, effettuando attività di analisi di preparati biologici attraverso l’utilizzo di apposita strumentazione elettronica, i dati raccolti vengono poi elaborati per consentire di approfondire tutte le problematiche inerenti la salute e il benessere dell’uomo.

Cosa fa?

Il Biologo sanitario studia i meccanismi legati alla biologia cellulare e i processi chimico-fisici che avvengono all’’interno degli organismi viventi, in questo settore particolare della biologia ci riferiamo in particolare all’essere umano, ricercando nel contempo tutti quei fattori che possono influenzare lo stato di salute della popolazione in generale.

L’attività del professionista viene svolta principalmente presso laboratori altamente specializzati, le sue mansioni sono quelle tipiche del ricercatore. Gli strumenti scientifici a sua disposizione vengono utilizzati per studiare e analizzare, cellule e tessuti di materiale biologico. Su questi campioni il biologo esegue tutta una serie di approfondimenti per comprendere il tipo di malattia, la possibile origine e il fattore scatenante, da ciò ottiene informazioni essenziali sui meccanismi patogenetici che sono alla base delle malattie.

Nei servizi espletati presso le strutture ospedaliere possiamo osservare tre fasi essenziali, la fase cosiddetta pre-analitica dove viene prelevato il campione da analizzare direttamente dal paziente, il campione così raccolto viene opportunamente preparato per i passaggi successivi. La fase analitica dove il campione viene studiato con gli strumenti a disposizione, questa fase può essere sia di competenza del biologo che del personale tecnico che lo affianca. La fase post-analitica è quella nella quale il biologo valuta l’esito e redige il referto, tale scritto deve essere compilato in maniera comprensibile per il medico che dovrà successivamente trarne le opportune conclusioni. Non rientra tra le mansioni del biologo l’inserimento del referto all’interno del quadro clinico del paziente, tale attività spetta unicamente al medico.

Come si diventa Biologo sanitario?

Per svolgere la professione di Biologo sanitario presso una struttura ospedaliera o un laboratorio di ricerca occorre innanzitutto ottenere la laurea di primo livello in Biologia Molecolare. Dopo la triennale per completare la formazione si consegue la Laurea Magistrale in Biologia Sanitaria, che consente di ottenere una preparazione pratica nell’ambito delle scienze biomediche molecolari. Il laureato magistrale acquisisce completa padronanza del metodo scientifico di indagine, consentendo al professionista di poter operare in completa autonomia. La preparazione teorica non è sufficiente per preparare correttamente il futuro biologo è necessario conseguire anche tanta esperienza pratica, in particolare per quanto riguarda il lavoro sperimentale di laboratorio, per ciò è essenziale svolgere un periodo di tirocinio presso laboratori di Enti di ricerca, Aziende pubbliche e private convenzionate.

In sintesi cosa fa un Biologo sanitario?

• Effettuare prelievi di campioni biologici da sottoporre ad analisi strumentale;
• Preparare i tessuti per la successiva fase di studio;
• Utilizzare gli strumenti scientifici tra cui i microscopi per eseguire le analisi dei campioni;
• Analizzare i dati raccolti utilizzando un approccio scientifico e applicare i principi della statistica per elaborare le informazioni;
• Redigere i referti che verranno sottoposti al medico competente;
• Lavorare, ove le circostanze lo richiedono, in completa autonomia conducendo attività di ricerca anche al di fuori dell’ambito ospedaliero;
• Fornire attività di consulenza in ambito biologico-clinico.

Principali caratteristiche richieste:

• Possiede una laurea di primo livello in Biologia Molecolare ed una Magistrale in Biologia Sanitaria, la laurea magistrale rappresenta la base per proseguire la propria formazione attraverso il dottorato di ricerca;
• Ha svolto attività di tirocinio presso una struttura ospedaliera o un laboratorio di ricerca;
• Conosce la strumentazione scientifica utilizzata in campo biomedico come per esempio microscopi, agitatori magnetici, incubatori per colture cellulari, cappe per biologia molecolare ecc.;
• Possiede le basi di biochimica clinica, di biologia molecolare applicata, di microbiologia clinica, di tossicologia applicata, di farmacologia, di oncologia ecc.;
• Conosce i più importanti agenti patogeni che possono condizionare la salute dell’uomo e la qualità dell’ambiente;
• Conosce le più moderne tecniche di analisi dei vari parametri chimici, biochimici, cellulari e genetici rilevanti per la salute dell’uomo;
• Conosce la normativa vigente per i laboratori in campo biosanitario;
• Conosce i principali software per l’analisi e l’elaborazione statistica dei dati;
• Ha acquisito le necessarie competenze per giungere ad una capacità autonoma di giudizio in relazione ai vari progetti in cui si trova impegnato;
• Possiede ottime abilità comunicative con particolare riferimento alla capacità di elaborare e presentare progetti di ricerca;
• Comunica in forma fluente in lingua inglese e sempre in detta lingua è in grado di affrontare la lettura di testi scientifici e di redigere relazioni e referti.

Il Biologo sanitario ricopre un ruolo di grande importanza per la tutela della salute pubblica, la sua preparazione e competenza gli consentono di affrontare appieno le sfide della contemporaneità, dalle nuove infezioni batteriche e virali, ai problemi tossicologici legati a problematiche ambientali. In ambito ospedaliero assume grande rilevanza l’aspetto multidisciplinare e multiprofessionale, il biologo si trova sullo stesso livello di altre figure professionali come il chimico, il medico specialista, il farmacista ecc., che si tratti di collaborare ad una nuova cura o per attività di ricerca il contributo di ogni operatore sanitario ha come unico obbiettivo la salute delle persone. L’attuale emergenza sanitaria globale ha mostrato come oltre ai medici e agli infermieri il ruolo del biologo di laboratorio è fondamentale, non solo per l’effettuazione delle analisi, ma anche per l’elaborazione dei dati e per gli approfondimenti scientifici legati alla ricerca.

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