HAI BISOGNO DI UNA VACANZA?

L’estate è appena iniziata e le ferie tanto agognate sono alle porte. Non importa quanto esotico sarà il viaggio che farete o se per altre ragioni avete optato per una pausa più “casalinga”, quello che conta è staccare dalla routine quotidiana.

Il diritto alle ferie annuali e retribuite è sancito dalla Costituzione all’art. 36 che pone due obiettivi: recuperare le energie psico-fisiche usurate dal lavoro e partecipare più incisivamente alla vita familiare e sociale.

Si tratta di un diritto a cui non si può rinunciare, con buona pace di chi ha fatto suo uno stile di vita workaholico e iper operativo.

Quanto durano le ferie?

Per molti vacanze è sinonimo di 15 giorni durante il mese di agosto, per altri – come i millenials – il periodo “possibilmente continuativo”, indicato dall’articolo 2109 del codice civile, dovrebbe durare almeno un mese. In realtà un periodo minimo di 4 settimane all’anno è fissato – per tutti – dall’art. 10 del D.Lgs 66/2003.

Quindi è davvero possibile partire per un mese? Non esattamente.

Il D.Lgs 66/2003 fissa un minimo di 2 settimane da fruire nell’anno in cui sono maturate, mentre per le restanti due, ogni lavoratore ha tempo di goderne nei 18 mesi successivi all’anno in cui le ha maturate.

Per capirci, entro il 30.06.2016 i datori di lavoro devono verificare che i lavoratori dipendenti abbiano fruito di almeno 4 settimane di ferie maturate nell’anno 2014, per evitare una sanzione amministrativa tra i 130 e 780 euro per lavoratore. Inoltre devono concedere la possibilità di fruire di almeno 2 settimane di ferie da maturare nel corso del 2016.

Attenzione però, prima di ogni calcolo sui giorni di fuga è importante leggere cosa dispone il Contratto Collettivo Nazionale applicato al proprio rapporto di lavoro. I CCNL non possono ridurre le 4 settimane annue, ma posso indicare diverse durate minime annuali per la fruizione, viceversa possono anche stabilire un periodo maggiore di ferie annue disponibili.

In ogni caso ricordatevi che è il datore di lavoro a stabilire, concedere e organizzare i turni di riposo, di solito coincidenti con il periodo di chiusura aziendale per ferie.

In ultimo, se 4 settimane vi sembrano troppe e volete aiutare una/un collega che ha un figlio minore che necessita di cure costanti per problemi di salute, grazie al D.Lgs 80/2015, potrete cedere – a titolo gratuito- le due settimane che vi restano dopo aver fruito delle 2 minime annue e obbligatorie.

Lorenza Margherita