Rispetto alla famosa canzone di Gianni Morandi sembra che i giovani italiani in cerca di lavoro facciano meglio. Su 310.000 tirocini attivati da 217.000 aziende nel 2013 quasi 30mila, cioè uno su dieci, è sfociato in un’assunzione. Sono soprattutto le aziende strutturate, quelle dai 250 dipendenti in su e considerate quindi medio-grandi, le realtà maggiormente attive nell’inserimento di giovani diplomati o laureati.
Dove si riesce a trovare lavoro con lo stage?
Mentre le più piccole fino a 9 dipendenti sono organizzate per accogliere giovani talenti solo in un caso su dieci. Come spesso accade quando si parla di occupazione nel nostro paese le aree maggiormente aperte alla sperimentazione sono il Nord-Est (soprattutto Veneto e Friuli), il Nord-Ovest. Invece nel mezzogiorno il tasso di penetrazione cala a meno del 10% delle imprese.
Vero è che la possibilità di testare sul campo le capacità dei nostri giovani è un’opportunità importante che troppo spesso non viene utilizzata più per incapacità gestionali che per reale inutilità.
Certo inserire un giovane senza esperienza lavorativa non è impresa priva di rischi e dal successo garantito, ma ogni realtà (a prescindere dalla propria dimensione) dovrebbe sforzarsi di accogliere e formare giovani con voglia di fare ed imparare. Questo perché al di là dell’investimento in termini di tempo, almeno nel 10% dei casi si tratta proprio della persona giusta. Essa può essere formata a un costo (ogni lavoro dev’essere retribuito) relativamente basso. Soprattutto a questa figura possono essere trasmessi da subito i valori identitari dell’azienda. Nei casi più felici la crescita è veloce e può arrivare ai livelli primari della gerarchia aziendale.
Anche nei casi in cui l’inserimento non dov’esse trasformarsi in assunzione, un giovane può essere portatore di una ventata d’aria fresca in ambienti professionali che troppo spesso sono diventati stantii. Ma naturalmente, per lo stagista, è preferibile riuscire a trovare lavoro con lo stage.