Facebook si quota

Mark Zuckerberg in felpa e scarpe da tennis guida la sua creatura verso l’età adulta. L’IPO, l’offerta di azioni con la quale Facebook potrebbe annunciare oggi il suo sbarco in Borsa, promette di essere l’evento finanziario dell’anno.

Sono ancora molti i punti di incertezza: sarà Morgan Stanley o Goldman Sachs il «capocordata» dell’operazione, saranno le banche a guidare l’operazione o il tutto verrà autogestito?

Nonostante la caduta dei suoi profitti nel primo trimestre del 2012, l’obiettivo di Zuckerberg è raccogliere 10 miliardi di dollari, attribuendo alla società un valore di circa 100 miliardi di dollari. Facebook arriva alla quotazione inBorsa dopo il buon successo di società del settore digitale quali LinkedIn, Groupon e Zynga.
Zuckerberg non ha alcuna intenzione di cedere la guida operativa della società a manager d’esperienza come fecero i fondatori di  Google, Larry Page e Sergey Brin scelgliendo Eric Schmidt come amministratore delegato. Ma si è circondato di persone d’esperienza quali Donald Graham (Washington Post) al suo fianco nel «board» di Facebook.
Nonostante tutto però, nessuno sa ancora, se e quanto la società di Zuckerberg sia redditizia. Si sa solo che ha tremila dipendenti e che gli analisti stimano in 3,8 miliardi di dollari le entrate pubblicitarie del 2011.

Sta di fatto che Facebook a breve avrà un miliardo di utenti per i quali è ormai un mezzo di comunicazione insostituibile che ha già surclassato il telefono ma anche l’email, il giornale, la pubblicità televisiva, la ricerca su Google.

La domanda è se questo successo durerà o meno. Di sicuro Facebook sarà sempre leader sul mercato se sarà in grado di evolversi più velocemente e meglio dei suoi competitor ed è per questo che ha iniziato a acquisire società quali Instagram pagandola 1 miliardo di dollari.