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Il Logistic manager in ambito portuale: chi è?
Il Logistic manager in ambito portuale è una figura professionale addetta alle attività di pianificazione e programmazione della logistica e del coordinamento delle risorse umane in uno scalo portuale. Gestisce tutta la parte commerciale relativa allo scalo, mantenendo contatti con i clienti e instaurando, con essi, nuovi rapporti commerciali. Si prodiga, inoltre, affinché il servizio offerto si mantenga su standard elevati, cercando nel contempo di migliorare, per quanto possibile, la competitività dello scalo.
Cosa fa?
Uno scalo portuale o hub logistico si presenta come un sistema complesso dotato di un elevato grado di automazione. Ogni anno in un porto commerciale transitano un numero cospicuo di veicoli, merci e persone, i controlli automatizzati offrono, in questo contesto, un contributo imprescindibile alla efficienza dello scalo. Il grande flusso di informazioni che si origina lunga tutta la catena logistica comporta la presenza di sensori, telecamere, software e personale specializzato nel controllo dei varchi di ingresso e di uscita. I porti fanno uso delle più moderne tecnologie nel campo dell’Information Tecnology, dai Big Data, all’Intelligenza Artificiale fino all’Internet of Things.
I processi di automazione a cui vanno incontro anche gli scali portuali comportano la necessità di instaurare un nuovo rapporto tra l’uomo e la macchina, con un aumento della produttività di quest’ultima. Tutto ciò richiede un aggiornamento delle competenze da parte di tutti gli operatori interessati nella movimentazione delle merci. In particolare la tendenza del settore è quella di un aumento del personale impiegato nel controllo e nella manutenzione dei macchinari e dei loro apparati elettronici.
Il Logistic manager in ambito portuale è la figura preposta alla gestione e al controllo da un lato di tutti i sistemi automatizzati e dall’altro del personale tecnico. I compiti del professionista, oltre a quelli citati, riguardano la gestione delle politiche commerciali del terminal, attraverso un’accurata attività di analisi della concorrenza. La programmazione del ciclo logistico integrato delle merci, utilizzando a questo scopo software ad hoc e sistemi informativi gestionali in grado di garantire l’ottimizzazione del flusso di movimentazione delle merci e del loro stoccaggio. Tra le ulteriori competenze segnaliamo la progettazione delle supply chain e le attività di supervisione dei flussi di traffico in entrata e uscita dal porto. In quest’ultimo caso grande importanza viene data alla gestione dei transiti effettuata da remoto, con la possibilità di poter acquisire in maniera automatica le targhe e i codici identificativi dei vari mezzi.
Come si diventa Logistic Manager in ambito portuale?
Per svolgere le mansioni richieste dalla figura professionale sono necessarie specifiche competenze che solo un percorso di studi universitario è in grado di fornire. Il percorso di laurea in ingegneria dei trasporti o della logistica è quello più indicato per formare personale qualificato di alto profilo. Oltre agli studi universitari è possibile ampliare le proprie competenze nel settore frequentando appositi master che permettono di formare esperti nel settore marittimo e portuale.
Tali master consentono di acquisire delle conoscenze multidisciplinari che consentiranno ai futuri manager di gestire sia gli aspetti tecnici e tecnologici propri del mestiere, sia gli aspetti di tipo legale e manageriale. Le figure professionali così formate saranno in grado di gestire tutti i processi legati alla digitalizzazione e all’automazione delle imprese che operano nel settore marittimo-portuale.
In sintesi cosa fa un Logistic Manager in ambito portuale?
- Effettuare analisi sulla concorrenza, in particolare sui prodotti e i servizi offerti;
- Studiare nuove strategie di carattere commerciale, attraverso la formulazione di piani di breve, medio e lungo termine tenendo conto degli scenari legati alla logistica in campo nazionale ed internazionale;
- Consolidare i rapporti commerciali con i clienti di lungo periodo e cercare di acquisirne di nuovi;
- Effettuare il disegno dei flussi informativi nella movimentazione delle merci e valutare il controllo degli stocks;
- Ottimizzare le supply chain e formulare adeguate strategie per ridurre il customer lead time;
- Organizzare lo scalo merci secondo criteri di efficienza e di ottimizzazione di flusso;
- Supervisionare l’attività di programmazione delle aree di piazzale, collaborando alla determinazione dei flussi di traffico in entrata e uscita avvalendosi delle più moderne forme di automatizzazione.
Principali caratteristiche richieste:
- Possiede un laurea in Ingegneria dei Trasporti e della Logistica o in Ingegneria Gestionale;
- È in grado di effettuare analisi previsionali e di apportare azione correttive efficaci sia di tipo qualitativo che quantitativo;
- È in grado di comprendere i fabbisogni del mercato, di elaborare piani strategici e di indicare un piano di fattibilità che includa un’analisi costi-benefici;
- Conosce l’importanza dei porti e delle infrastrutture portuali nel sistema della supply chain;
- Conosce le proprietà, la struttura e l’organizzazione di uno scalo portuale;
- Possiede elementi di organizzazione aziendale e contabilità industriale;
- Conosce i principi della logistica integrata in particolare per quanto riguarda la Rete europea di trasporto;
- Conosce il sistema di immagazzinamento e movimentazione delle merci;
- Possiede elementi di Customer Relationship Management che gli consentono di acquisire, mantenere e accrescere il valore del portafoglio clienti;
- Conosce la normativa di sicurezza sul lavoro in ambito portuale;
- Conosce i principi della normativa doganale nazionale e comunitaria;
- Conosce la logica dei sistemi informativi portuali ed i principali software per la gestione del traffico automatizzato di veicoli, merci e persone;
- Possiede un’ottima conoscenza della lingua inglese.
Il Logistic manager in ambito portuale è una figura professionale di grande rilevanza in un settore come quello marittimo che negli ultimi anni sta andando incontro a profondi mutamenti. Ci riferiamo in particolare alla crescente presenza di sistemi di gestione automatizzata e alla diffusione della digitalizzazione. L’implementazione delle informazioni digitali consente di migliorare, nell’ambito del trasporto marittimo, l’attrattività e la sostenibilità ambientale di detta forma di trasporto. La digitalizzazione è ormai sentita dagli operatori del settore come una necessità in grado di migliorare l’accessibilità ai terminal e garantire nel contempo elevati livelli di sicurezza. Il professionista, grazie soprattutto alle sue competenze nel campo delle nuove tecnologie, sarà in grado di ottimizzare il rapporto tra le varie attività presenti all’interno del mondo portuale.
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