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Il Barman: chi è?

Il Barman è una figura professionale specializzata nella preparazione di long drink e cocktail in strutture di prestigio come grandi alberghi, navi da crociera, villaggi vacanze e discoteche. La sua peculiarità è la preparazione di bevande particolari realizzate con miscele studiate per catturare non solo il palato ma anche lo sguardo. Spesso, infatti, questi drink si contraddistinguono per i loro colori sgargianti, facendo vivere al cliente una vera e propria esperienza emozionale.

Cosa fa?

Il professionista che stiamo analizzando potrebbe, ad una persona meno informata, essere confuso con quello del barista. Niente di più sbagliato! Il Barman è in alcuni casi una figura iconica che grazie alla propria esperienza nel settore è in grado di preparare bevande alcoliche e analcoliche molto particolari. Innanzitutto per fare degli ottimi drink occorre disporre di ottime materie prime, che siano liquori e coloranti ma anche frutti. In aggiunta occorre saperli miscelare nel modo corretto e secondo le giuste proporzioni.

In genere un drink si compone di diversi elementi. La base è data da diversi tipi di liquore tra i quali: il rhum, la vodka, il gin, la tequila e il whiskey. Gli aromatizzanti che hanno lo scopo di conferire alla bevanda il giusto sentore di gusto e profumo. I coloranti, definiti anche come soft drink, con lo scopo di contenere il sapore aspro dell’alcol, tra questi segnaliamo: cola, acqua tonica, sciroppi e succhi di frutta. Infine l’aggiunta degli elementi decorativi, spicchi e scorze di frutta che danno il tocco finale al cocktail.

Il Barman opera di solito dietro ad un bancone, detto anche bancone da cocktail. In prossimità dello stesso troviamo gli attrezzi del mestiere, bottiglie, bicchieri, blender, shaker, mixer, diversi tipi di liquori, succhi di frutta, bevande analcoliche, ghiaccio e cannucce.

Il Barman può venire spesso confuso oltre che con il barista anche con il Bartender. Il termine Barman è usato più in Italia e denota quel professionista che utilizza tecniche di tipo tradizionale per la miscelazione. In genere non lavorano per gli esercizi pubblici, ma in contesti particolarmente raffinati. Il Bartender, invece, è un operatore da bar che può indicare genericamente sia il barista che il Barman.

Il Barman come abbiamo appena detto si caratterizza per un approccio di tipo tradizionale, con una particolare predilezione alle miscele e alla presentazione dei drink. Al contrario il Bartender è un professionista più dinamico e veloce nella preparazione delle bevande, infatti lo ritroviamo spesso nei locali di maggior affluenza come discoteche e pub.

Il Barman oltre alle mansioni precedentemente accennate, controlla anche il buono stato di ordine e pulizia del bancone. Verifica le rimanenze di magazzino ed ordina i prodotti necessari per la preparazione dei cocktail. Nei settori extralusso al professionista viene associato un budget di fatturato, in questo caso le vendite ricavate dalle bevande devono coprire i costi dati dalle spese permettendo così un certo margine di guadagno per la struttura.

Come si diventa Barman?

La Federazione Italiana Barman propone annualmente dei corsi di formazione per aspiranti professionisti. Nel corso di primo livello vengono illustrate le tecniche di costruzione e miscelazione dei drink, con prove pratiche di esercitazione. Come un chef che deve conoscere le materie prime da utilizzare per la preparazione dei piatti, così il Barman deve studiare sia dal punto di vista storico, tecnico e organolettico le molteplici etichette dei distillati. Una buona conoscenza del distillato è alla base per una corretta miscelazione.

Esiste poi un corso di II livello dedicato a coloro che vogliono ampliare la propria formazione. In questo corso vengono approfondite le conoscenze sui diversi distillati con degustazioni e master class. Viene affrontato lo studio e lo sviluppo dei miscelati, in particolare sui bitter, gli amari, oltre che al corretto utilizzo del ghiaccio e dell’affumicatore per cocktail.

In sintesi cosa fa un Barman?

• Conoscere le diverse tipologie di distillati utilizzati per la preparazione delle bevande;
• Conoscere le diverse tecniche di miscelazione, preparazione e presentazione dei cocktail;
• Controllare a fine giornata lo stato della dispensa ed intervenire per rimpinguare le scorte;
• Conoscere gli utensili utili per la preparazione delle bevande;
• Possedere nozioni di igiene e mantenere in ordine e pulito il bacone;
• Rispondere in maniera tempestiva alle richieste della clientela.

Principali caratteristiche richieste:

• Possiede come livello di istruzione minimo un diploma di Scuola Media Superiore;
• Possiede un diploma di Barman ed ha perfezionato le proprie conoscenze nel settore svolgendo attività di stage in Italia o all’estero;
• Conosce il settore delle bevande alcoliche e analcoliche, ed il diverso modo di servire il prodotto;
• Conosce le più importanti tecniche di miscelazione delle bevande;
• Possiede nozioni di amministrazione e contabilità, e gestione del magazzino;
• È fortemente votato al cliente e lo asseconda nelle sue richieste;
• Possiede un certo livello di autocontrollo e di resistenza allo stress;
• Possiede la necessaria dose di creatività e spirito di iniziativa;
• Possiede un ottimo livello di manualità e ottimi riflessi (flair bartending, cocktail acrobatico);
• Possiede buoni doti comunicative;
• Possiede una buona conoscenza della lingua inglese e in alcuni casi anche di un’altra lingua straniera.

Il Barman riesce a catturare l’attenzione della clientela e riesce a fargli vivere esperienze che difficilmente può trovare in altri contesti simili. Sorprendente è la sua creatività e il suo estro nel comporre ogni volta cocktail dai gusti particolari, ma il tutto non si ferma al bicchiere e al suo contenuto. Il servizio offerto è in genere di alta classe, in ambienti raffinati. La carta dei drink si contraddistingue per la sua varietà di colori. La bontà della bevanda si associa alla bellezza della presentazione, condita con qualche stuzzichino e un sottofondo musicale. Il cliente sa così di sentirsi realizzato.

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