Come mettere in luce le proprie soft skills in un colloquio di lavoro

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Lavorare in gruppo, mantenere il controllo, curare i particolari, e tanto altro sono aspetti fondamentali da far emergere in processo di selezione per poter avere chance concrete di ottenere un lavoro.

 

Dopo vent’anni di selezione posso affermare che le modalità con cui le aziende scelgono le risorse da inserire sono radicalmente mutate rispetto anche solo ai primi anni 2000.

 

Le hard skills rimangono elementi imprescindibili (non si assume un contabile che non conosca il principi della contabilità), ma sempre più selezionatori analizzano il candidato con l’obiettivo di fare emergere i suoi punti di forza, la capacità di lavorare in team, l’adattamento a situazioni di stress, ecc… 

 

Allora perché aspettare che venga fatta la domanda giusta?

 

Anticipate le richieste dell’azienda dando di voi all’interlocutore fin da subito la giusta impressione.

 

Mettete in luce i vostri obiettivi e priorità, parlate dei vostri punti di forza, ma anche di quelli di debolezza (non esistono superuomini o superdonne), siate infine sinceri.

 

Avete passioni?

 

Certo che sì. Allora perché non basarsi su queste per mettere in luce le Vostre competenze trasversali.


Prima di sostenere un colloquio in azienda è necessario che il vostro curriculum arrivi nelle mani del recruiter (Società di selezione o cliente finale) che attratto dalle vostre esperienze (non solo lavorative) decida di procedere con un incontro di persona (o più probabilmente di questi tempi in video).

 

Indicare le proprie esperienze nell’ambito dello sport, del volontariato, della politica o passione per i viaggi o le letture a seconda dell’azienda a cui si ambisce può rappresentare un vantaggio e l’opportunità di suscitare interesse nell’interlocutore dando l’idea del background socio-culturale di provenienza.

 

Vediamo insieme alcune di queste soft skills da indicare se in possesso delle stesse:

 

  • Autonomia: Si tratta della capacità di svolgere i task assegnati senza il bisogno di una costante supervisione
  • Autostima e fiducia in se stessi: Per poter essere efficaci in un qualsiasi contesto lavorativo è necessario avere consapevolezza in se stessi e nelle proprie doti.
  • Capacità di adattamento ai contesti lavorativi: Oggi più che mai le aziende cercano persone in grado di adattarsi ai mutevoli contesti lavorativi grazie ad un’allenata resistenza allo stress. Essere in grado di reagire alle pressioni e mantenere il controllo senza perdere il focus sulle priorità lavorative e soprattutto non trasmettere le proprie ansie e tensioni ai colleghi è un requisito sempre più richiesto in fase di selezione. Allora perché non andare preparati ai colloqui certificando tale capacità? Qui trovi un valido strumento per farlo: Il Jemma Index
  • Pianificare e organizzare: La scelta degli obiettivi e delle priorità, hanno un peso particolare all’interno dei contesti lavorativi così come organizzare il lavoro delle risorse a disposizione 
  • Precisione e attenzione ai dettagli: Sono i dettagli a fare la differenza nel lavoro di tutti i giorni. Non trascurarli. 
  • Tenersi aggiornati: Una delle espressioni che stanno prendendo piede nelle aziende che si preparano a superare questa grave pandemia che ha cambiato il mondo nell’ultimo anno è “formazione continua”. Essere in grado di individuare le proprie lacune e di lavorare sul proprio miglioramento per acquisire maggiori competenze sarà un’arma vincente per i lavoratori di domani. 
  • Lavorare per obiettivi: Se il covid ha portato il numero degli Smart Worker in Italia da poche centinaia di migliaia a quasi 10 milioni (molti dei quali continueranno a lavorare da remoto gran parte dell’anno anche in futuro), il lavoro per obiettivi ha sostituito di fatto il controllo costante del proprio responsabile. Quindi impegno, determinazione e focus per raggiungere i task assegnati sono le parole d’ordine da far proprie anche in un colloquio
  • Capacità di comunicazione: Vedersi in video ha reso le doti comunicative ancor più necessarie per conseguire i risultati professionali e fare carriera. Ciò si traduce anche nell’ascolto e nel confronto quotidiano. Spesso, soprattutto per ruoli d’ingresso in azienda, dovrete partecipare a colloqui di gruppo
  • Problem solving: E’ la dote che vi permettere di non perdere il controllo davanti un problema inaspettato, che vi darà il giusto equilibrio per intervenire e risolvere al meglio le situazioni. L’approccio analitico e razionale ai problemi è particolarmente apprezzato
  • Team work: Grazie alle doti di comunicazione (vedi sopra) sarete in grado di lavorare insieme ai vostri colleghi in modo efficiente e proficuo

Se avete letto fin qui sarete quindi consapevoli su quali aspetti lavorare e come comunicarli in un colloquio di selezione. Non dimenticate infine di prepararvi al meglio sull’azienda e l’interlocutore che incontrerete.

In bocca al lupo!

Vittorio Nascimbene

CEO & Founder

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